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Ucraina – Russia, le news dalla guerra oggi: Zelensky: “Non parteciperò al G20 se c’è Putin”. Aiea: “Nessuna prova di bomba sporca in centrali ucraine”

L’ambasciatrice britannica in Russia Deborah Bronnert è stata convocata al ministero degli Esteri russo in relazione al presunto coinvolgimento di Londra nell’attacco di Kiev a Sebastopoli.

Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky celebra il “risultato diplomatico” della ripresa dell’iniziativa sull’esportazione del grano e mentre sei navi sono partite dai porti ucraini il Cremlino fa sapere di non aver ancora deciso se prolungare l’accordo, in scadenza il 19 novembre.

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu respinge una risoluzione redatta dalla Russia che chiedeva un’indagine sulle sue accuse di coinvolgimento di Washington nel presunto sviluppo di armi biologiche in Ucraina.


La guerra in Ucraina, le tensioni globali: cosa c’è da sapere


Le notizie in diretta dal conflitto Ucraina-Russia

Punti chiave

Zaporizhzhia: Aiea, situazione fragile, urge zona protezione nucleare

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ritiene che il passaggio all’utilizzo dell’energia di riserva dei generatori all’interno della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia a seguito di nuovi bombardamenti “dimostra ancora una volta una situazione di fragilità e vulnerabilità”. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, sottolineando che “sono necessarie misure per prevenire un incidente nucleare nel sito. Bisogna creare con urgenza una zona di protezione per la sicurezza nucleare”. 

Zelensky: non parteciperò al G20 se ci sarà Putin 

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky non parteciperà al vertice del G20 in Indonesia se sarà presente il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin.
Lo ha detto Zelensky in un briefing con i giornalisti a Kiev, come riporta Unian. “La mia posizione personale e quella dell’Ucraina è che se parteciperà il leader della Federazione Russa, allora l’Ucraina non ci sarà”, ha detto spiegando che nella telefonata di oggi il presidente indonesiano Joko Widodo lo ha “invitato di nuovo”. “Vedremo, mancano pochi giorni”, ha chiarito Zelensky.

Ucraina: Bulgaria decide di inviare armi e munizioni a Kiev

La Bulgaria si appresta a inviare all’Ucraina un primo pacchetto di aiuti che, per la prima volta dall’inizio della guerra, includerà anche armi. Il parlamento di Sofia ha approvato infatti una prima fornitura bellica, dopo aver deciso, sette mesi fa, che il proprio apporto nell’assistenza a Kiev sarebbe consistito solamente nella fornitura di materiali per la ricostruzione delle aree colpite.

Aiea verifica accuse bomba sporca, no attività non dichiarate

L’Aiea non ha trovato “alcun segno di attività nucleari non documentata” in Ucraina dopo le ispezioni in tre siti dei suoi tecnici, inviati nel Paese per indagare sulle accuse russe secondo cui Kiev si prepara a usare una “bomba sporca”. Lo ha fatto sapere la stessa Agenzia Onu in una nota.

Baerbork,G7 non permetterà alla Russia di affamare ucraini

Il G7 non permetterà alla Russia di “affamare” gli ucraini quest’inverno. Lo ha detto la ministra degli esteri tedesca nel suo intervento di apertura della riunione di Munster

La Svizzera vieta alla Germania di inviare munizione svizzere in Ucraina

La Svizzera ha vietato alla Germania di inviare in Ucraina munizione di fabbricazione svizzera destinate ai carri di difesa antiaerea che Berlino vuole consegnare a Kiev. “Non rispondiamo favorevolmente alla richiesta tedesca di inviare materiale di guerra svizzero all’Ucraina in nome del diritto alla neutralità e della legislazione svizzera sul materiale bellico”, ha spiegato Guy Parmelin, ministro dell’Economia svizzera alla ministra della Difesa tedesca Christine Lambrecht.

Mosca, pericolo di escalation per azioni Gb in Ucraina

Azioni da parte della Gran Bretagna quali l’addestramento di militari ucraini a scopo di sabotaggio in mare, portano “la minaccia di una escalation della situazione e possono provocare conseguenze imprevedibili e pericolose”. “Tutta la responsabilità delle conseguenze dannose” che potranno derivarne “ricadrà interamente sulla parte britannica”. E’ quanto affermato dal ministero degli Esteri russo all’ambasciatrice britannica a Mosca, convocata oggi per ricevere una protesta in merito. Lo si legge in un comunicato del ministero.

Proteste anti-britanniche fuori dal ministero degli Esteri russo
Proteste anti-britanniche fuori dal ministero degli Esteri russo (ansa)

Mosca, Gb addestra Kiev a sabotaggi con droni sottomarini

Il ministero degli Esteri russo ha presentato all’ambasciatrice britannica a Mosca una “decisa protesta” per “la partecipazione di specialisti militari britannici nell’addestramento delle forze ucraine a scopo di sabotaggio” nel Mar Nero e nel Mar d’Azov. Lo riferisce l’agenzia Tass. “Siamo in possesso di informazioni che la Marina britannica ha fornito alla parte ucraina droni sottomarini”, si aggiunge nella nota.

Dal cielo e dal mare, l’attacco dei droni alla flotta russa

Kiev, russi hanno spostato quartier generale Kherson

Le forze russe hanno spostato il loro quartier generale regionale di Kherson, nel sud dell’Ucraina, dalla riva destra a quella sinistra del fiume Dnipro: lo rende noto il Centro di resistenza nazionale ucraino che fa riferimento al ministero della Difesa di Kiev. Lo riporta il Guardian. La Russia da giorni sta spostando i residenti fuori da Kherson occupata, sostenendo che l’Ucraina sta pianificando di inondare intenzionalmente la regione colpendo una diga sul fiume. L’Ucraina ritiene invece che sia proprio la Russia ad avere il programma di organizzare un attacco sotto falsa bandiera e inondare la regione.

Filorussi, scambio di 107 prigionieri con l’Ucraina

l capo ad interim della Repubblica popolare di Donetsk Denis Pushilin ha annunciato uno scambio di prigionieri con l’Ucraina secondo la formula 107 per 107: “Oggi stiamo riavendo 107 dei nostri combattenti tenuti nei sotterranei ucraini. Stiamo restituendo lo stesso numero di prigionieri all’Ucraina, soprattutto soldati. Sessantacinque persone rilasciate, provengono dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Presto potranno abbracciare i loro cari”, ha detto Pushilin, come riporta Ria Novosti.

Ucraina, a Kherson casi documentati di violenze sessuali da parte delle truppe russe

Nei villaggi della regione di Kherson appena liberati, un ufficiale di polizia e un pubblico ministero vanno di porta in porta alla ricerca di prove dei crimini sessuali perpetrati dall’esercito russo ai danni della popolazione civile. Le indagini degli ispettori di Kiev sono state documentate dalla Cnn, che ha seguito nel loro lavoro i due uomini nella ricerca di chi è rimasto nelle case danneggiate dai colpi d’artiglieria: donne disposte a testimoniare sulle violenze che sono state costrette a subire.

Kiev, bandiera russa rimossa da amministrazione a Kherson

La bandiera russa è stata rimossa dall’edificio dell’amministrazione statale regionale di Kherson, che è sotto il controllo della Federazione. Lo ha annunciato il primo vicepresidente del consiglio regionale in esilio Yuriy Sobolevskyi postando la foto dell’edificio senza il tricolore della Federazione. Lo riportano i media ucraini che pubblicano l’immagine scattata a Kherson. “La foto è stata scattata oggi. Misteriosa scomparsa della bandiera russa. Kherson era, è e sarà solo ucraina”, ha scritto. Sui social intanto girano post in cui si dice  che i russi lasciano i posti di blocco a Chornobayivka, Stepanivka e Bilozerka.

Mattarella: Russia riporta indietro l’orologio della storia

“La guerra scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina sta riportando indietro di un secolo l’orologio della storia. Non possiamo arrenderci a questa deriva. Da qui il sostegno senza riserve a Kiev”, così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia al Quirinale per la consegna delle decorazioni dell’ordine militare d’Italia.

(ansa)

Ucraina: Lavrov, ora si attui parte accordo export grano russo

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov preme perchè l’accordo sulle esportazioni di grano venga attuato anche nella parte che riguarda l’export di prodotti agricoli russi. Come ha detto ad Amman, dove si trova in visita istituzionale, “siamo soddisfatti del fatto che, su iniziativa della Turchia, la leadership ucraina abbia messo nero su bianco le garanzie di non ripetizione dei tentativi di utilizzare le rotte umanitarie nel Mar Nero per scopi militari.
Come sapete, l’adempimento della parte ucraina dell’accordo è ripreso, mentre non vediamo ancora alcun risultato nell’attuazione dell’altra parte del pacchetto proposto dal Segretario generale delle Nazioni Unite Guterres. Prevede l’eliminazione di qualsiasi impedimento alle esportazioni di fertilizzanti e cereali russi”.

(ansa)

Cremlino, non ancora deciso se estendere accordo su grano

La Russia non ha ancora deciso se estendere l’accordo per le esportazioni di grano dai porti ucraini. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax. L’intesa, mediata dalla Turchia, scade il 19 novembre.

Kiev, 10 civili uccisi da attacchi russi nelle ultime 24 ore

Dieci civili ucraini sono rimasti uccisi nelle ultime 24 ore in Ucraina a causa degli attacchi russi:  otto morti e cinque feriti nella regione di Donetsk; due vittime e sette feriti nella regione di Kharkiv; quattro feriti nella regione di Kherson. Lo ha reso noto il vice capo dell’Ufficio presidenziale Kyrylo Tymoshenko citato da Ukrinform.

(afp)

Ucraina, media: in inverno possibile nuova mobilitazione in Russia

Il prossimo inverno potrebbe iniziare una seconda mobilitazione in Russia, nonostante le assicurazioni del Cremlino che l’arruolamento è stato completato. Lo scrive il giornale russo Verstka. Secondo le fonti intervistate, i preparativi per la seconda fase della mobilitazione sarebbero già in corso e la chiamata a servire l’esercito potrebbe incominciare già con il nuovo anno, non appena finirà la coscrizione autunnale.

(reuters)

Ucraina: Mosca accusa Kiev per black out centrale Zaporizhzhia

Non è vero che l’interruzione dell’energia elettrica alla centrale nucleare di Zaporozhzhia è dovuta ai bombardamenti russi: lo sostiene il consigliere del direttore generale di Rosenergoatom, l’agenzia russa per l’energia nucleare, Renat Karchaa, che attribuische la responsabilità a una decisione strategica del governo di Kiev. “Non sono riusciti a organizzare un attacco terroristico. Hanno preso un’altra strada, limitandosi a spegnere due linee che fornivano energia alle unità elettriche. Come risultato di queste azioni, ora dobbiamo raffreddare i reattori, usando generatori diesel, e ora la fornitura di riscaldamento agli edifici sarà ritardata”.

Papa: prima della partenza per Bahrein incontra rifugiati Ucraina

Prima di raggiungere l’aeroporto di Fiumicino per il viaggio verso il Bahrein, Papa Francesco ha incontrato tre famiglie di rifugiati dall’Ucraina, ospitati da famiglie italiane, accompagnati dal cardinale Konrad Krajewski, Prefetto del Dicastero per la Carità. Si tratta della moglie di un sacerdote ortodosso, con due figli con sè, uno di 18 anni e una di 14 anni, dalla regione di Kropyvnytskyi, mentre il marito con il figlio maggiorenne sono rimasti in Ucraina; di una mamma di 30 anni con due figlie di 4 e 7 anni scappate dalla regione di Zaporizhzhia, parzialmente occupata; e di una donna di 53 anni con un figlio di 13 anni, con disabilità grave, e la mamma di 73 anni, da Kiev.

Kiev, massicci attacchi russi a strutture elettriche a est e sud

Strutture energetiche e dell’acqua sono state colpite dall’artiglieria russa nel Sud e nell’Est dell’Ucraina. A Mykolaiv è stata danneggiata una stazione elettrica e una condotta dell’acqua, ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale Vitaly Kim, citato da Unian. La notte scorsa  le infrastrutture per l’energia e l’acqua sono state bombardate anche nella regione di Dnipropetrovsk, ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale Valentin Reznichenko.

Kiev, i missili colpiscono le infrastrutture per l’energia. In molte zone manca acqua e luce

Kiev: “Morti 74mila soldati russi, distrutti 2734 tank”

Ammonterebbero a 74.000 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 74.000 uomini, 2.734 carri armati, 5.552 mezzi corazzati, 1.755 sistemi d’artiglieria, 390 lanciarazzi multipli, 198 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 277 aerei, 258 elicotteri, 4.162 autoveicoli, 16 unità navali e 1.442 droni.

“A voi l’Ucraina, a me la Casa Bianca”. Il patto segreto fra Trump e Mosca

Un oscuro uomo d’affari russo, un lobbista americano, un circolo esclusivo nel cuore di Manhattan. E, naturalmente, Donald Trump e Vladimir Putin. In un lungo articolo il New York Times unisce i tasselli di un puzzle che, per la prima volta, vede insieme l’hackeraggio russo alle presidenziali americane 2016 e l’avanzata dei carrarmati di Putin in Ucraina.

(reuters)

Ucraina, attacco a Sebastopoli: ambasciatrice Regno Unito convocata a Mosca

L’ambasciatrice della Gran Bretagna in Russia, Deborah Bronnert, è stata convocata al ministero degli Esteri di Mosca per protestare per il coinvolgimento di Londra nell’attacco condotto da Kiev a Sebastopoli. Lo riferisce la Ria Novosti spiegando che Bronnert è arrivata al ministero degli Esteri russo intorno alle 10 di questa mattina. Davanti al ministero, scrive l’agenzia, si erano riuniti alcuni manifestanti che hanno iniziato a urlare “la Gran Bretagna è un Paese terrorista”.

L'ambasciatrice britannica in Russia Deborah Bronnert arriva al ministero degli Esteri a Mosca 
L’ambasciatrice britannica in Russia Deborah Bronnert arriva al ministero degli Esteri a Mosca  (ansa)

Turchia, sei navi con grano partite dai porti dell’Ucraina

“Dopo la ripresa dell’iniziativa sul grano, sei navi sono partite dai porti ucraini”. Lo ha affermato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, come riporta Anadolu, confermando la completa normalizzazione del corridoio marittimo per l’esportazione di prodotti alimentari dall’Ucraina, dopo che ieri la Russia è tornata a fare parte dell’iniziativa che aveva abbandonato temporaneamente nei giorni scorsi.

(reuters)

Filorussi: “Centrale di Zaporizhzhia sotto giurisdizione russa”

L’impianto nucleare di Zaporizhzhia sta per essere trasferito sotto la giurisdizione russa: le autorità di Mosca hanno iniziato a integrarlo nella giurisdizione dell’operatore nucleare russo Rosenergoatom. Renat Karchaa, consigliere del direttore generale di Rosenergoatom, ha dichiarato che la transizione avverrà dopo che la centrale avrà esaurito tutte le riserve di combustibile disponibili (15 giorni secondo l’ucraina Energoatom). Lo riporta il Guardian. Il responsabile russo della città di Energodar, Alexander Volga, ha da parte sua dichiarato che “la centrale è già parte integrante della Russia”.

(reuters)

Kiev: bombe sulle linee dell’alta tensione della centrale di Zaporizhzhia

A causa dei bombardamenti russi, le ultime due linee di comunicazione ad alta tensione della centrale nucleare di Zaporizhzhia con il sistema elettrico ucraino sono state danneggiate e sono ora completamente scollegate. Lo afferma in una nota la Società nazionale ucraina per la produzione di energia nucleare Emergoatom, come riporta Unian. “La centrale nucleare di Zaporizhzhia è completamente scollegata dal sistema elettrico ucraino: le ultime due linee di comunicazione dell’impianto con il sistema elettrico ucraino sono state danneggiate. La centrale è in modalità di blackout completo. Nove generatori diesel sono in funzione”.

(ansa)

Ucraina, esplosioni a Nikopol

Notte di esplosioni a Nikopol, nella regione di Dnepropetrovsk (sud): lo riporta la Tass, che cita Strana, il notiziario online filorusso basato in Ucraina. In precedenza Strana aveva riferito di esplosioni a Kharkiv e Nikolayev.

Droni kamikaze sulla città di Kryvyi Rih, nell’Ucraina meridionale

Un drone kamikaze Shahed-136 di fabbricazione iraniana lanciato dalle forze russe nelle ultime ore sulla città di Kryvyi Rih, nell’Ucraina meridionale, ha colpito un impianto energetico: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare, Oleksandr Vilkul. Vilkul ha parlato di danni “significativi”, aggiungendo che “diverse aree della città sono prive di elettricità e acqua”.

Zelensky: “Il ricatto russo non ha portato a nulla”

Il presidente ucraino parla così in merito alla ripresa dell’export del grano, dopo che Mosca aveva annunciato la sospensione dell’accordo. Una ripresa resa possibile grazie alla mediazione della Turchia e dell’Onu. Nel consueto video serale, citato dall’agenzia Unian, Zelensky ha detto: “Oggi abbiamo ottenuto un risultato diplomatico significativo per il nostro Paese e per il mondo intero: l’iniziativa per l’esportazione di grano continuerà a funzionare. Il ricatto russo non ha portato a nulla”.

Onu respinge richiesta Russia indagini armi biologiche

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha respinto una risoluzione redatta dalla Russia che chiedeva un’indagine sulle sue accuse di coinvolgimento di Washington nel presunto sviluppo di armi biologiche in Ucraina. La risoluzione messa ai voti ieri ha ricevuto due voti a favore (Russia e Cina), tre contrari (Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna, che hanno potere di veto) e i 10 membri non permanenti del Consiglio si sono tutti astenuti. Il testo prevedeva “l’istituzione di una commissione composta da tutti i membri del Consiglio di Sicurezza per indagare sulle accuse rivolte agli Stati Uniti e all’Ucraina” in merito ai loro obblighi derivanti dalla convenzione che vieta lo sviluppo, la produzione e l’uso di armi biologiche. Il vice ambasciatore russo Dmitry Polyanskiy si è rammaricato dell’esito della votazione, affermando che “i Paesi occidentali hanno dimostrato in tutti i modi che la legge non si applica a loro. Questa è la solita mentalità coloniale a cui siamo abituati e non ci sorprende nemmeno”, ha aggiunto, promettendo di tornare sulla questione alla conferenza di revisione della Convenzione sulle armi biologiche, dal 28 novembre al 16 dicembre a Ginevra.

G20: premier Canada sarà a Bali ma contrario a presenza Putin

Il primo ministro canadese Trudeau ha confermato che parteciperà al vertice del G20 che si terrà il 15-16 novembre a Bali, nonostante la possibile presenza del presidente russo Vladimir Putin. Il presidente indonesiano Joko Widodo, ha rivelato che solo tre leader non hanno ancora confermato la loro presenza a Bali, tra cui proprio Vladimir Putin. Ma il presidente indonesiano ha aggiunto che si impegnerà affinchè i leader di tutti i Paesi invitati partecipino al vertice. Il governo canadese ha dichiarato che Trudeau sosterrà in tutte le sedi la necessità di sostenere l’Ucraina “e gli altri Paesi colpiti dalle conseguenze della guerra” e di presentare un fronte unito contro la Russia.