Musk chiama in causa il Pentagono e chiede un intervento diretto nella gestione delle linee di comunicazione fornite all’Ucraina. La notizia arriva appunto dalla Cnn. SpaceX di Elon Musk non può più sostenere i costi della rete di comunicazione garantita da circa 20mila unità satellitari – il progetto Starlink – donati in settembre all’Ucraina e chiede al Pentagono di far fronte a questa spesa. E’ quanto rivela, in sintesi, un articolo pubblicato dalla Cnn. Musk sostiene che l’operazione è costata a SpaceX 80 milioni di dollari e supererà i 100 milioni di dollari entro la fine dell’anno”. Documenti ottenuti dalla Cnn mostrano che il mese scorso la SpaceX di Musk ha inviato “una lettera al Pentagono dicendo che non può più continuare a finanziare il servizio Starlink”. La lettera “richiedeva anche che il Pentagono assumesse i finanziamenti per il governo ucraino e l’uso militare di Starlink, che secondo SpaceX costerebbe circa 120 milioni di dollari entro fine anno e potrebbe costare fino a 400 milioni di dollari nei successivi 12 mesi”.
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Putin: scontro diretto con Nato sarebbe “catastrofe”, Putin, chiuderemo corridoi grano se usati per esplosivi
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Putin: mobilitazione parziale finirà entro due settimane, nostro obiettivo non è distruggere Ucraina
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Putin: non vedo necessità di colloqui con Biden, apertura a negoziati con Ucraina, Erdogan mediatore importante
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Putin: rafforzare cooperazione con Asia centrale
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Lukashenko: Putin non prevede utilizzo armi nucleari, soluzione pacifica porta benefici per tutti
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Lukashenko, attivato dispiegamento congiunto con truppe Mosca
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Erdogan: presto l’hub del gas russo in Turchia
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Esplosione ponte Kerch, 2 mesi di detenzione preventiva per 5 sospetti
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Ucraina: ok ambasciatori Ue ad addestramento 15mila soldati Kiev da metà novembre
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Ponte Crimea: Mosca, sarà riparato entro 1° luglio 2023
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Zaporizhzhia, Aiea: vicini a creare zona sicurezza per la centrale
Mosca, scambiati con Usa dati su armi strategiche in ambito Start
Mosca e Washington si sono scambiate “notifiche” a settembre sulle quantità di armi offensive strategiche ai sensi del Trattato sulle armi offensive strategiche (Start). Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo. Lo riporta Ria Novosti.
Meduza, “Putin pronto a dialogo ma per offensiva 2023”
Il presidente russo, Vladimir Putin, sarebbe pronto a sedersi al tavolo del negoziato con l’Ucraina e potrebbe ritirare le sue truppe dall’area di Kherson (dove peraltro sta perdendo); pone tuttavia una serie di condizioni, ovvero che la Crimea non rientri nei negoziati e che il territorio annesso del Donbass rimanga sotto il controllo russo. Lo scrive il sito indipendente russo Meduza, che cita fonti vicine al Cremlino.
Si tratta di condizioni difficilmente accettabili per l’Ucraina che recentemente ha rifiutato più volte la possibilità di negoziati con Putin; tanto che all’inizio di ottobre, il presidente Vladimir Zelensky ha firmato un decreto in cui si afferma “l’impossibilità di negoziati” con Mosca. Ma secondo Meduza, qualsiasi cessate il fuoco sarebbe utilizzato dalla Russia per guadagnare tempo, riorganizzarsi, e riprendere con maggior vigore i suoi attacchi con “un’offensiva su vasta scala” all’inizio del 2023. A sentire Meduza, il Cremlino ha fatto pressioni sui leader stranieri perchè convincano l’Ucraina a tornare ai colloqui, ma non perchè punta alla pace, ma perchè crede che un cessate il fuoco gli farebbe guadagnare tempo per addestrare i coscritti per una nuova offensiva.
Ambasciata russa, “al sit-in di ieri pacifisti o militaristi?”
“Manifestazione davanti all’Ambasciata russa a Roma. Se la pace è riconosciuta come possibile solo alle condizioni di una parte, che viene abbondantemente rifornita di armi per continuare il conflitto, qual è la differenza tra questo ‘pacifismo’ e il militarismo?”. E’ il post su Facebook dell’ambasciata di Mosca in Italia il giorno dopo il sit-in contro la guerra in Ucraina davanti alla sede diplomatica russa.
Putin, Kiev ha smesso di negoziare dopo nostro ritiro da città
“L’Ucraina ha modificato la sua posizione sui negoziati con la Russia non appena le nostre truppe si sono ritirate da Kiev”. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, nella conferenza stampa finale del vertice euroasiatico di Astana. “Da parte mia, come sapete, quando ho parlato di prendere una decisione sui membri costituenti della Federazione, ho detto che eravamo aperti e siamo sempre stati aperti ai negoziati“, ha detto Putin ai giornalisti, riferisce l’agenzia Tass. “Abbiamo persino raggiunto alcuni accordi a Istanbul e questi accordi sono stati quasi siglati. Non appena le nostre truppe russe si sono ritirate da Kiev, le autorità ucraine hanno immediatamente perso il desiderio di tenere i negoziati e questo è ciò che è successo. Forse ora saranno necessari gli sforzi di mediazione di tutte le parti interessate”, ha proseguito lo zar.
“Kiev ha continuato a dire che voleva negoziare e ora hanno ufficialmente preso una decisione che vieta di tenere questi negoziati. È quindi possibile parlare in questa situazione?”, ha aggiunto Putin. Sul potenziale ruolo di mediazione di Cina e India nei negoziati con l’Ucraina, Putin ha affermato che i due Paesi hanno sempre parlato della necessità di costruire un dialogo e di risolvere il conflitto in modo pacifico. “Conosciamo la loro posizione. Sono nostri stretti alleati e partner e rispettiamo la loro posizione”, ha detto.
Budapest, via a consultazione nazionale su sanzioni
Il governo ungherese ha iniziato a inviare per posta ai cittadini i questionari e ha reso noto i sette quesiti su cui si incentra la consultazione nazionale sulle sanzioni annunciata nei giorni scorsi. I cittadini dovranno rispondere entro il 9 dicembre. “Sostieni le sanzioni di Bruxelles sul petrolio? Sostieni le sanzioni sul gas? Sostieni le sanzioni su carbone? Quelle sul combustibile nucleare? Sostieni l’estensione delle sanzioni agli investimenti nella centrale nucleare di Paks? Sostieni le sanzioni che provocano un aumento dei prezzi del cibo?”, sono i quesiti.
Medvedev: avviare produzione droni su larga scala
Dmitry Medvedev, vice presidente del Consiglio di sicurezza nazionale della Russia. Ha invitato alla “produzione su larga scala di vari tipi di droni” definendo questa operazione una “necessità urgente” per la Federazione. Lo riporta Ria Novosti.
Turchia, gas russo all’Europa solo se ci saranno acquirenti
La Turchia è disponibile a distribuire gas russo in Europa se i Paesi europei lo vorranno acquistare. Lo ha affermato l’ambasciatore turco in Francia, Ali Onaner, durante un’intervista trasmessa dal canale televisivo francese Lci, commentando la proposta del presidente russo Vladimir Putin di costruire un hub energetico in Turchia per distribuire gas all’Europa. “La Russia sta proponendo gas che i Paesi europei potrebbero comprare e quindi la decisione appartiene a loro, perché se non ci sono Paesi che comprano questo gas russo, questo gas non transiterà per la Turchia. Se c’è domanda, la Turchia potrà fare transitare il gas russo in Europa. Se i Paesi europei non vogliono comprarlo, la Turchia non farà niente”, ha affermato Onaner durante le trasmissione.
Mosca, preso controllo terreno sovrastante Vremevka
Le forze armate russe hanno preso il controllo del terreno sovrastante la località di Vremevka, nell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk. Lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, in conferenza stampa. Secondo Konashenkov, i soldati del Cremlino si sono attestati su una posizione più avanzata dopo aver inseguito un contingente ucraino in ritirata, uccidendo oltre novanta militari avversari e distruggendo due carri armati, sei veicoli corazzati da combattimento e tre camioncini.
Ponte Crimea, Putin: esplosivo arrivato via mare
“Il Servizio di sicurezza federale ha affermato che molto probabilmente questo cosiddetto carico, più esplosivo è stato inviato via mare da Odessa, ma non è stato definitivamente stabilito se sia stato fatto o meno attraverso le navi che trasportano grano. Questo è un domanda alla quale non c’è ancora una risposta”, Lo ha detto l presidente russo, Vladimir Putin, in conferenza stampa in Kazakistan in merito all’esplosione sul ponte di Crimea. Lo riporta Ria Novosti.
Putin: non mi pento, ci muoviamo nel modo giusto in Ucraina, anche Emirati pronti a mediare con Kiev
Il presidente russo Vladimir Putin ha risposto di “no” quando i giornalisti gli hanno chiesto se si rammaricasse di qualcosa per il conflitto in Ucraina. Lo riporta l’agenzia Interfax. “Voglio chiarire. Quello che sta accadendo oggi è, per usare un eufemismo, spiacevole, ma avremmo avuto la stessa cosa un pò più tardi, solo in condizioni peggiori per noi. Quindi stiamo agendo in modo corretto e tempestivo”, ha dichiarato Putin, che a febbraio ha ordinato l’invasione dell’Ucraina scatenando un conflitto nel quale hanno perso la vita decine di migliaia di persone. In Ucraina “stiamo facendo tutto bene”. In quanto alla mediazione degli Emirati, le parole di Putin arrivano dopo l’incontro di tre giorni fa a San Pietroburgo tra il capo del Cremlino e il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan, durante il quale – scriveva l’agenzia russa Tass citando l’emiratina Wam – Al Nahyan ha “ribadito la disponibilità” degli Emirati, alleati degli Usa, “a mediare i contatti tra Russia e Ucraina” e ha “aggiornato il presidente russo sulla posizione della parte ucraina su una serie di questioni”.
Putin: scontro diretto con Nato sarebbe “catastrofe”, Putin, chiuderemo corridoi grano se usati per esplosivi
Uno scontro diretto delle truppe Nato con l’esercito russo “sarebbe un passo molto pericoloso, porterebbe a una catastrofe globale, spero che siano abbastanza intelligenti da non farlo”. Il monito è arrivato dal presidente russo, Vladimir Putin, che ha parlato in conferenza stampa da Astana. “In questo momento non ritengo che ci sia bisogno di attacchi massicci in Ucraina”. Lunedì le principali città dell’Ucraina, compresa Kiev, sono state colpite da una serie di raid massicci in rappresaglia per l’attacco contro il ponte che collega la penisola di Crimea con la Federazione russa. Vladimir Putin, infine, mette in guardia la comunità internazionale dopo l’attacco al ponte della Crimea: “La Russia chiuderà il corridoio del grano se sarà confermato che gli esplosivi utilizzati siano stati inviati da Odessa“, ha detto il presidente russo da Astana, secondo quanto riferisce la Tass.
Putin: mobilitazione parziale finirà entro due settimane, nostro obiettivo non è distruggere Ucraina
“La mobilitazione parziale finirà presto”, verrà “completata entro due settimane”. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin nel corso di una conferenza stampa ad Astana. “222mila riservisti sono stati mobilitati su 300mila”, ha precisato Putin, sottolineando che “la qualità della mobilitazione va migliorata” e “tutti i mobilitati devono essere formati”. “Il nostro obiettivo non è distruggere
l’Ucraina“, ha detto il presidente russo alla domanda se l’Ucraina possa esistere come Stato.
Ucraina: lunedì ok Ue a sesto pacchetto da 500 mln per armi a Kiev
Il Consiglio Ue Esteri di lunedì varerà “il sesto pacchetto da 500 milioni di sostegno nell’ambito dello European Peace Facility che porterà la nostra assistenza militare all’Ucraina a un totale di 3,1 miliardi di euro”. Lo ha annunciato un alto funzionario Ue in vista del Consiglio Ue Esteri di lunedì a Lussemburgo. “La tranche sarà la stessa delle precedenti, ovvero la consegna delle armi sarà effettuata dagli Stati membri ma si baserà su un approccio basato su ciò di cui gli ucraini hanno bisogno per il sistema difensivo”, ha spiegato la fonte.
Ucraina, Podolyak a Macron e Musk: il male va fermato
“Non si possono fermare i barbari facendo a pezzi l’Ucraina! Dare ascolto agli ultimatum della Russia aumenterà la portata della guerra, la renderà infinita e aggiungerà instabilità al mondo. Il male va fermato e punito. Capiscilo”. Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak rivolgendosi al presidente francese Emmanuel Macron e al fondatore di Tesla Elon Musk, che hanno detto di “non volere una guerra mondiale”.
Putin: non vedo necessità di colloqui con Biden, apertura a negoziati con Ucraina, Erdogan mediatore importante
“Non vedo necessità di colloqui” con il presidente Usa, Joe Biden, “finchè non ci sarà una piattaforma per questi collqui”. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in conferenza stampa da Astana. Il presidente russo, nel corso del vertice euroasiatico ha anche confermato che la Russia è invece aperta alla prospettiva di colloqui con l’Ucraina. Lo riferisce la Tass. “La Federazione russa si è sempre dimostrata aperta ai negoziati se Kiev è matura per affrontarli” ma, “una volta che abbiamo ritirato le nostre truppe dalla regione di Kiev, gli ucraini si sono ritirati dal tavolo dei negoziati”. In relazione alla questione della partecipazione di Putin al G20 di Bali, specifica che “non è stata ancora stata decisa”. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha aggiunto Putin, “è un mediatore importantè” e con lui “ieri abbiamo parlato di come far arrivare il grano ai Paesi più poveri” nell’ambito dell’accordo raggiunto a luglio a Istanbul. Il leader del Cremlino ha anche voluto ringraziare Erdogan per il suo ruolo di mediazione nello “scambio di prigionieri”.
Kiev, Mosca ha in servizio circa 300 droni iraniani
“La Federazione russa ha attualmente in servizio circa trecento droni iraniani”. Lo ha annunciato il ministro della Difesa di Kiev, Oleksiy Reznikov. Lo riporta Unian.
Ministro difesa ucraino: in arrivo questo mese sistemi antiaereo Usa e tedeschi
Gli Stati Uniti e la Germania consegneranno questo mese a Kiev sofisticati sistemi antiaerei per difendersi dagli attacchi dei missili russi e dei droni kamikaze. Lo ha reso noto l ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, parlando con la tv di Kiev: “Gli Stati Uniti hanno deciso di fornirci un sistema Nasams molto noto, i primi lotti. I nostri specialisti sono già stati addestrati. E saranno consegnati questo mese”. Sempre a ottobre ‘Ucraina riceverà il sistema di difesa aerea IRIS-II dalla Germania.

Kiev: Russia ha esaurito due terzi missili alta precisione
Dall’inizio del conflitto in Ucraina “la Russia ha già esaurito più di due terzi delle sue scorte di missili ad alta precisione”. Lo ha riferito il ministro della Difesa Oleksiy Reznikov su Telegram. Lo riporta Unian.
Mosca vieta ingresso nel Paese a ministri esteri e difesa di Montenegro
Le autorità di Mosca hanno annunciato oggi di aver vietato l’ingresso nel paese ai ministri degli Esteri e della Difesa del Montenegro, Ranko Krivokapic e Rasko Konevich, come risposta per l’espulsione di diplomatici russi da Podgorica. Non potrà recarsi in Russia fino a nuovo ordine neanche l’ex direttore dell’Agenzia nazionale per la Sicurezza del Montenegro, Savo Kentere, secondo quanto reso noto dal ministero degli Esteri russo. “Questa misura è una risposta ad un’altra decisione ostile presa dalla parte montenegrina a settembre, quando ha dichiarato il personale dell’ambasciata russa nel paese ‘persona non grata’”.
Grano: tre navi lasciano porti ucraini dirette verso Africa e Asia
Tre navi con 84mila tonnellate di cereali hanno lasciato il porto ucraino di Odessa in direzione Africa e Asia. Lo riferisce il servizio stampa del ministero delle Politiche agrarie e dell’alimentazione ucraine. Lo riporta Ukrainska Pravda. La ‘Super Arsenal’ consegnera 27.5 mila tonnellate di mais in Tunisia, mentre la ‘Sea Luck’ consegnerà 13.5 mila tonnellate di grano in Algeria.
Mosca, distrutto deposito armi occidentali, anche Himars
Il ministero della Difesa russo ha reso noto di aver distrutto un deposito di armi occidentali in territorio ucraino. Lo riporta Interfax. Nell’attacco, avvenuto tramite un missile balistico, sarebbero stati colpiti anche due sistemi lanciarazzi multipli Himars. Il deposito si trovava nella regione di Leopoli.
Ucraina: media, sette esplosioni a Belgorod
Sette esplosioni sono risuonate su Belgorod, città della Russia occidentale vicina al confine con l’Ucraina. Lo ha riferito il corrispondente di Ria Novosti. Una prima forte esplosione è stata segnalata alle 12:50, ora di Mosca, nel centro della città, seguita da altre sei nell’arco di 20 minuti. La difesa aerea è entrata in azione.
Ucraina, Croce rossa chiede accesso immediato e senza restrizioni a prigionieri guerra
Il Comitato internazionale per la Croce Rossa ha risposto all’appello critico rivoltogli dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiedendo “accesso senza restrizioni e immediato” a tutti i prigionieri di guerra. Il presidente aveva accusato il Comitato internazionale della Croce Rossa di inazione chiedendogli di recarsi al carcere di Olenivka, gestito dalla Russia e situato nella parte orientale dell’Ucraina, dove decine di persone – prigionieri di guerra ucraini – sono morti nell’esplosione e nell’incendio che hanno colpito il campo a luglio.

Putin: rafforzare cooperazione con Asia centrale
La Russia “è aperta al rafforzamento della cooperazione multilaterale con l’Asia centrale, in particolare alla creazione di nuove catene di distribuzione”. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin al vertice di Astana. Lo riporta Ria Novosti.

Filorussi Kherson iniziano evacuazione, ma è solo una minoranza
Le autorità della regione di Kherson hanno iniziato a organizzare la partenza di coloro che desiderano lasciare la regione, “ma sono pochi cittadini, la maggioranza rimane”. Lo ha detto il governatore filorusso ad interim della regione Vladimir Saldo, secondo quanto riporta Ria Novosti.

Kherson, membro ucraino consiglio regionale esorta residenti verso territorio Ucraina: non è evacuazione russa, ma deportazione
Un membro del consiglio regionale di Kherson ha esortato i residenti a dirigersi, se possibile, verso il territorio controllato dall’Ucraina. Lo riporta la Reuters. Lo stesso membro ha condannato l’ “evacuazione” della città occupata da parte della Russia, affermando che si tratta in realtà di una “deportazione”. “Gli sfollati della regione meridionale ucraina di Kherson dovrebbero iniziare ad arrivare in Russia oggi, dopo che un funzionario filorusso ha suggerito ai residenti di partire per ragioni di sicurezza, un segno dell’indebolimento della presa della Russia sul territorio che sostiene di aver annesso con il referendum del mese scorso”.
Lukashenko: Putin non prevede utilizzo armi nucleari, soluzione pacifica porta benefici per tutti
Vladimir Putin “non ha mai mirato a utilizzare le armi nucleari in Ucraina”. Lo ha detto il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Lo riporta l’agenzia Belta citata da Ria Novosti. “Occorre cercare una soluzione pacifica al conflitto in Ucraina, sarà un beneficio per tutti, Usa compresi”. Lo ha detto il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko. Lo riporta Ria Novosti.
Sindaco Kharkiv: attacco missilistico russo sulla città
Un attacco russo è in corso sulla città di Kharkiv. Lo ha scritto su telegram il sindaco Ihor Terehov che ha parlato di “quattro arrivi”.
Ucraina: morti in attacco Mykolaiv salgono a 7, 11enne deceduto in ospedale
Il numero delle vittime del bombardamento di Mykolaiv da parte dei militari russi il 13 ottobre è salito a sette. Lo ha detto sul telegram Vitaliy Kim, capo dell’amministrazione militare regionale. Lo riporta Unian. “Il ragazzo di 11 anni salvato sotto le macerie è morto in ospedale”, ha spiegato.
Bielorussia: media, Lukashenko avvia mobilitazione ‘segreta’
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha preso la decisione di avviare una mobilitazione segreta in Bielorussia per aumentare il personale delle unità di combattimento. Lo scrive il sito indipendente bielorusso Nasha Niva. La “mobilitazione nascosta” – scrive – avrà luogo con il pretesto di controllare l’idoneità militare e chiamare i coscritti alle adunate, che sono popolarmente conosciute come “reclutamento di partigiani”. Circa 2.000 persone verrebbero coinvolte nella prima fase della mobilitazione, afferma una fonte militare anonima citata da Nasha Niva. Non c’è stato alcun annuncio ufficiale, ma nel frattempo il ministro degli Esteri bielorusso, Vladimir Makei, in un’intervista al quotidiano Izvestia, ha dichiarato che in Bielorussia è stato introdotto un “regime di operazione antiterrorismo” e che “sono state ricevute informazioni secondo cui alcuni Stati vicini stanno pianificando provocazioni fino alla presa di alcune parti del territorio bielorusso”.
Financial Times, Kiev potrebbe liberare Kherson la prossima settimana
“Funzionari militari occidentali stimano che l’Ucraina potrebbe portare Kherson al Dnipro già la prossima settimana”. Lo scrive il Financial Times in un articolo in cui si ricorda sia l’appello lanciato ieri dai filorussi a Mosca per evacuare i civili sia l’annuncio del comando operativo meridionale dell’Ucraina che, nei giorni scorsi, ha dichiarato di aver liberato altri cinque insediamenti nella regione.
“Le forze ucraine hanno sfondato le linee del fronte russo a Kherson all’inizio del mese, ha riconosciuto all’epoca il ministero della Difesa russo, segnando la più grande avanzata dell’Ucraina nel sud da quando l’invasione su vasta scala di Mosca è iniziata a febbraio. Da allora, Kiev ha riconquistato un territorio significativo a ovest del Dnipro”, aggiunge il quotidiano della city.
Lukashenko, attivato dispiegamento congiunto con truppe Mosca
La Bielorussia ha attivato il dispiegamento congiunto di truppe militari con la Russia al confine come misura “anti-terrorismo”. Lo ha affermato il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko durante il vertice della Comunità degli Stati Indipendenti (Csi), come riporta l’agenzia Belta. Lukashenko ha spiegato che “sono state attuate misure anti-terrorismo a causa dell’aggravarsi della situazione lungo i confini del Paese”. “In linea con i documenti in possesso dello Stato dell’Unione di Bielorussia e Russia per tali casi dichiareremo lo stato di accresciuta minaccia terroristica. Per questo abbiamo avviato le procedure schierando il gruppo di forze dello Stato dell’Unione. Ho già detto che l’esercito bielorusso è al centro ed è integrato da unità della Federazione Russa. Tutto secondo i piani”, ha commentato ancora Lukashenko.

Media russi, possibile consenso su proroga accordo su grano
Sono in corso i negoziati tra le parti per estendere l’accordo sull’esportazione di grano dall’Ucraina e c’è la possibilità che venga raggiunto “un consenso”. Lo ha riferito una fonte a Istanbul citata dall’agenzia russa Sputnik, ricordando che l’intesa scadrà il 19 novembre. “Sono in corso negoziati per estendere l’accordo sotto il coordinamento di Turchia e Onu. Si spera che le parti raggiungano un consenso”, ha affermato la fonte. Istanbul è la sede dove quest’estate è stato raggiunto l’accordo e dove è stato istituito il centro per coordinare l’esportazione del grano dall’Ucraina.
Zelenska: le 41 mila donne al fronte ‘vere combattenti’
“Una donna in uniforme. Forse non la conosci personalmente, ma non riesci a distogliere lo sguardo da lei. Perché dietro questa divisa c’è la scelta più importante della vita. Forse indossa l’uniforme dal 2014. O forse l’ha indossata lei dopo l’invasione russa su vasta scala. Potrebbe essere un militare professionista, o forse un’insegnante che è venuta in difesa dei suoi cari”. Lo scrive in un post la First Lady dell’Ucraina in occasione della Giornata dei difensori dell’Ucraina.
Onu, le violenze sessuali sono una “tattica deliberata”
Gli stupri e le aggressioni sessuali attribuiti alle forze armate russe in Ucraina costituiscono chiaramente “una strategia militare” e “una tattica deliberata per disumanizzare le vittime”. Lo ha denunciato la rappresentante speciale delle Nazioni Unite Pramila Patten, parlando di “casi orribili e violenza brutale”. “Ci sono tutte le indicazioni”, ha detto Patten parlando a Parigi, “quando donne e ragazze vengono rapite per giorni e violentate, quando si inizia a violentare ragazzini e uomini, quando si assiste a una serie di casi di mutilazioni genitali, quando si sentono le testimonianze di donne che evocano soldati russi muniti di viagra, è chiaramente un strategia militare, una tattica deliberata per disumanizzare le vittime”. Pattern è dal 2017 rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per la questione delle violenze sessuali commesse in tempo di conflitto.
Erdogan: Russia continua a fidarsi di noi, Turchia conferma volontà di agire da mediatore
“Russia e altri Paesi continuano a fidarsi della Turchia per quanto riguarda la mediazione”. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Sabah, parlando con i giornalisti al ritorno da una visita in Kazakhstan dove ieri ha avuto un incontro con l’omologo russo Vladimir Putin. Erdogan ha fatto sapere di avere discusso con Putin riguardo l’esplosione sul ponte che collega la Crimea alla Russia e di avere ascoltato le ragioni di Mosca a riguardo. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante l’incontro ad Astana, ha anche confermato al presidente russo Vladimir Putin la volontà di “agire come mediatore” per trovare una soluzione pacifica alla guerra in Ucraina. Lo riporta l’emittente turca Trt. “La fiducia della Russia e di altri paesi nelle capacità di mediazione della Turchia continua”, ha detto Erdogan.

Unesco, 18 mln dollari per aiuti a scuole e cultura in Ucraina
Oltre 18 milioni di dollari sono stati raccolti dall’Unesco per l’Ucraina dove la guerra, secondo un bilancio stilato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, ha causato danni a oltre 2600 istituti scolastici, di cui 300 sono andati distrutti, a 201 siti culturali tra cui 86 edifici religiosi, 13 musei, 37 edifici storici, 37 centri culturali, 18 monumenti e 10 biblioteche. Dall’inizio del conflitto, l’Unesco ha messo in campo misure di emergenza per l’Ucraina come parte del suo mandato per l’istruzione, la cultura, la scienza, l’informazione e la comunicazione. I 18 milioni di dollari raccolti sono serviti a fornire attrezzature per proteggere musei e opere d’arte all’aperto, alla distribuzione di 50.000 computer per insegnanti ucraini e alla fornitura per la protezione dei giornalisti che operano sul campo di oltre 600 set di giubbotti antiproiettile e caschi.
Erdogan: presto l’hub del gas russo in Turchia
Ankara e Mosca costruiranno insieme un hub per il gas russo nella regione della Tracia, nella parte europea della Turchia. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citato da Anadolu, accogliendo l’idea dell’omologo russo Vladimir Putin che aveva proposto di creare un hub energetico in Turchia per esportare gas russo in Europa. “Con Putin abbiamo dato istruzioni alle istituzioni rilevanti” per la costruzione del centro energetico, ha detto Erdogan. Il progetto è alle fasi iniziali e “non c’è tempo da perdere”. “Il nostro ministero dell’Energia è in contatto con il ministero russo e ogni singolo passo viene comunicato”, ha riferito Erdogan.
Putin: “Hub del gas in Turchia come piattaforma per regolare i prezzi”

Bielorussia: “Minacce esterne”, varato regime antiterrorismo
La Bielorussia ha introdotto il regime di antiterrorismo, con le forze armate e i servizi speciali “pronti a rispondere a ogni provocazione dai Paesi vicini”. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri di Minsk, Vladimir Makei, in un’intervista al quotidiano russo Izvestia.
“Il nostro capo di Stato ha tenuto numerosi incontri con la agenzie delle forze dell’ordine ed è stato deciso di introdurre il regime di operazioni antiterrorismo”, ha detto Makei. “C’erano informazioni che alcuni Stati vicini stessero pianificando provocazioni, con la cattura di certe aree del territorio della Bielorussia”. Il ‘regime di operazione antiterrorismo’ conferisce alle forze di sicurezza ampi poteri, tra cui la detenzione per verificare l’identità, il divieto di movimento, intercettazioni e controllo di tutte le comunicazioni e la possibilità di entrare in qualsiasi luogo senza impedimenti.

Musk: seguo consiglio Kiev di ‘andare a quel Paese’
Elon Musk è intervenuto su Twitter per spiegare personalmente il suo rifiuto di continuare a finanziare Starlink in Ucraina: “Abbiamo semplicemente seguito il consiglio” dell’ex ambasciatore di Kiev a Berlino, Andrij Melnyk, ha twittato il miliardario. Il controverso diplomatico, che non ha risparmiato in passato offese esplice anche al governo tedesco, aveva nei giorni scorsi consigliato a Musk di letteralmente “andare a quel paese” dopo che il fondatore di Tesla e SpaceX aveva lanciato su Twitter la sua proposta di pace per l’Ucraina, giudicata troppo filo-russa.”. “Vaffa…. è la mia risposta molto diplomatica a te, Elon Musk”, aveva scritto l’ex ambasciatore ucraino, rispondendo al tweet in cui l’imprenditore aveva argomentato la sua idea. Secondo la Cnn, Musk non può più sostenere i costi della rete di comunicazione garantita da circa 20 mila unità satellitari – il progetto Starlink – donati in settembre all’Ucraina e ha chiesto al Pentagono di far fronte a questa spesa.
Putin contro Macron: non capisce conflitto Nagorno-Karabakh
Il presidente russo Vladimir Putin ha respinto i commenti del suo omologo francese Emmanuel Macron, secondo cui Mosca sta “destabilizzando” il processo di pace tra Armenia e Azerbaigian, impegnate in una sanguinosa disputa territoriale per il controllo della regione del Nagorno-Karbakh. “Credo che queste affermazioni mostrino una mancanza di comprensione del corso del conflitto”, ha detto Putin durante un incontro dei leader dei paesi della Csi in Kazakistan, aggiungendo che le osservazioni di Macron “suonano errate, direi addirittura perverse, quindi inaccettabili”.

Esplosione ponte Kerch, 2 mesi di detenzione preventiva per 5 sospetti
Un tribunale della Crimea ha disposto la custodia preventiva per due mesi di cinque delle otto persone arrestate nei giorni scorsi per l’attacco di sabato scorso contro il ponte di Kerch. Fonti citate dall’agenzia di stampa russa Interfax hanno dichiarato che i cinque “rimarranno in detenzione fino all’8 dicembre” in attesa del processo. Le persone interessate dal provvedimento sono state identificate come Artem Azatian, Georgi Azatian, Roman Solomko, Vladimir Zlob e Artur Terchanian. Secondo il Servizio Federale di Sicurezza (Fsb), i sospetti, che comprendono anche cittadini ucraini e armeni, sono in qualche modo nella preparazione dell’azione che ha parzialmente distrutto il ponte che collega la Crimea alla Federazione russa e ha provocato quattro morti.
Ucraina: ok ambasciatori Ue ad addestramento 15mila soldati Kiev da metà novembre
Via libera all’unanimità dgli ambasciatori dell’Ue a una missione di addestramento militare per circa 15mila soldati delle forze armate ucraine Lo hanno detto fonti diplomatiche alla Dpa. La missione, la cui proposta era stata avanzata nelle settimane scorse dall’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, potrebbe includere l’addestramento in aree quali la logistica e la protezione contro le armi nucleari, biologiche e chimiche Il via libera degli ambasciatori dovrà essere confermato formalmente dai ministri degli Affari esteri dell’Ue che si riuniranno lunedì a Lussemburgo.
Ponte Crimea: Mosca, sarà riparato entro 1° luglio 2023
I lavori di riparazione del Ponte di Crimea, gravemente danneggiato da un camion-bomba lo scorso 8 ottobre, dovranno essere completati entro e non oltre il 1° luglio 2023. Lo ha stabilito il governo russo che ha nominato appaltatore unico la compagnia Nizhneangarsk Transstroy, come riporta Tass.
Norvegia, arrestato cittadino russo in possesso di due droni
Un cittadino russo di 50 anni è stato arrestato in Norvegia perché trovato in possesso di due droni. I media norvegesi hanno riferito che l’uomo è stato arrestato martedì scorso dopo che i funzionari doganali hanno trovato due droni e diversi dispositivi di archiviazione elettronica nel suo bagaglio durante un controllo di routine al valico di frontiera di Storskog, l’unico punto di passaggio tra la Norvegia, membro della Nato, e la Russia. L’uomo è accusato di aver violato le sanzioni entrate in vigore dopo che la Russia è entrata in guerra contro l’Ucraina, ha detto il procuratore Anja Mikkelsen Indbjor all’emittente norvegese Nrk.
Mosca, vittime dopo bombe Kiev su deposito munizioni Belgorod
A seguito del bombardamento del villaggio di Oktyabrsky nella regione di Belgorod da parte delle truppe ucraine, si sono registrati morti e feriti. Lo ha riferito il Comitato investigativo della Federazione Russa, come riporta Ria Novosti. “Nel villaggio di Oktyabrsky, distretto di Belgorod, regione di Belgorod, a seguito dei bombardamenti delle forze armate ucraine, è stato fatto saltare in aria un deposito di munizioni. Secondo i dati preliminari, ci sono morti e feriti”, ha scritto su Telegram il Comitato investigativo russo.
Lettonia: sospesi trattati bilaterali con Bielorussia
La Lettonia ha sospeso tre trattati bilaterali con la Bielorussia, che prevedevano procedure di concessione facilitata dei visti per gli abitanti delle zone di frontiera dei due Paesi. Lo rende noto il ministero degli Esteri di Riga. La decisione arriva nell’ambito del complessivo peggioramento dei rapporti tra i due Paesi dopo l’inizio dell’aggressione all’Ucraina e l’appoggio dato da Minsk all’alleato russo. L’introduzione delle sanzioni europee nei confronti di Russia e Bielorussia ha contribuito alla diminuzione dei rapporti economici tra i due Paesi: nei soli mesi di giugno e luglio, l’export lettone verso la Bielorussia è calato del 27%, mentre le importazioni hanno visto un crollo del 44%.
Zaporizhzhia, Aiea: vicini a creare zona sicurezza per la centrale
L’istituzione di una “zona di sicurezza” per la centrale nucleare di Zaporizhzhia ora è “più vicina”. Lo ha affermato il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi. “In arrivo in Polonia con il treno notturno dall’Ucraina dopo un’intensa settimana di consultazioni con Russia e Ucraina. Ci stiamo avvicinando all’istituzione di una zona di sicurezza per la centrale nucleare di Zaporizhzhia: la situazione dell’impianto è insostenibile e abbiamo bisogno di un’azione immediata per proteggerla”, ha scritto Grossi su Twitter.
Ucraina, Metsola: so che non vi arrenderete, neanche noi
“L’Ucraina conta su di noi. Il nostro sostegno non deve fermarsi qui. Oggi, in occasione della Giornata del Difensore dell’Ucraina, ringrazio tutti i coraggiosi uomini e donne ucraini che difendono e proteggono i nostri valori: libertà, democrazia, uguaglianza e stato di diritto. So che non vi arrenderete. Nemmeno noi”. Lo scrive su Twitter la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.
Zelensky: difensori combattono per le generazioni future
I “difensori dell’Ucraina” combattono “per l’indipendenza e la libertà delle generazioni future”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che in occasione della Giornata dei difensori dell’Ucraina, che ricorre oggi, ha pubblicato diversi messaggi sui social. “Autentici eroi, nostri difensori”, ha dichiarato. “Questo è il giorno di coloro che lottano. Questo è il giorno per il quale lottiamo.
Questo è il giorno del tipo di vittoria che otterremo”. Zelensky ha poi chiesto di esprimere gratitudine “a tutti coloro che hanno combattuto per l’Ucraina in passato e a quanti lo fanno ora”. “A quanti hanno vinto allora e a quanti vinceranno ora. Vincere in modo da coronare con un successo la lotta di molte generazioni del nostro popolo. Gente che sempre ha voluto una cosa soprattutto: la libertà per sé e per i propri figli”. “Gloria a tutti i nostri eroi. Gloria a tutti coloro che combattono, lavorano e aiutano. Gloria all’Ucraina”, ha concluso.

Ucraina: Danone prevede ritiro da quasi tutti affari in Russia
La multinazionale francese Danone intende “trasferire il controllo effettivo” dei suoi affari in Russia nel settore “latticini e prodotti vegetali”, mantenendo solo il ramo relativo ai prodotti alimentari per l’infanzia. La mossa potrebbe costarle fino a un miliardo di euro di ricavi ma è considerata “l’opzione migliore per garantire la continuità del business locale a lungo termine, per i propri dipendenti, consumatori e partner”, ha fatto sapere l’azienda, precisando che manterrà il controllo sulla branca della “nutrizione specializzata”, tra cui il latte per l’infanzia. Danone era rimasto uno dei pochi colossi stranieri a operare ancora nella Federazione dopo l’invasione dell’Ucraina. L’operazione sarà soggetta all’approvazione delle autorità competenti.
Ucraina: missile cade vicino a ferrovia in zona russa Belgorod
Le operazioni ferroviarie vicino a Novyi Oskol, nella regione russa di Belgorod al confine con l’Ucraina, sono state sospese dopo la caduta nei pressi di resti di un missile. Lo ha riferito il governatore locale Vyacheslav Gladkov, precisando che “le linee di corrente sono danneggiate, i treni sono temporaneamente sospesi”.
Ucraina: Francia, 2 ong denunciano TotalEnergies per crimini di guerra
Due associazioni, la francese Darwin Climax Coalition e l’ucraina Razom we stand, come riporta Tf1, hanno sporto denuncia a Parigi per ‘complicità in crimini di guerra’, accusando il gruppo francese TotalEnergies di aver continuato a sfruttare un giacimento in Russia e di aver consentito la produzione del carburante utilizzato dagli aerei russi impegnati nel conflitto in Ucraina.
Kiev, in un mese liberati oltre 600 insediamenti sotto occupazione russa
Nel corso dell’ultimo mese, le forze armate ucraine hanno liberato più di 600 insediamenti sotto occupazione russa, 75 dei quali nella regione di Kherson. Ad annunciarlo è stato il Ministero ucraino per la reintegrazione dei territori temporanei occupati. Circa 502 insediamenti sono stati liberati nella regione nordorientale di Kharkiv, dove il mese scorso le forze ucraine sono avanzate in profondità nelle linee russe, ha reso noto la stessa fonte, precisando poi che 43 insediamenti sono stati liberati nella regione di Donetsk e sette nella regione di Lugansk. “L’area dei territori ucraini liberati è aumentata in modo significativo”, ha affermato il ministero in una dichiarazione pubblicata sul suo sito web.
Gb: lenti progressi russi in centro Donbass
“La Russia continua nella sua campagna offensiva nel Donbass centrale e, molto lentamente, sta facendo progressi. Tuttavia, il suo progetto operativo generale è minato dalla pressione ucraina sui fronti settentrionale e meridionale e dalla grave carenza di munizioni e manodopera”. È l’aggiornamento quotidiano dell’intelligence britannica sulla situazione sul campo in Ucraina. Gli 007 hanno riferito che “negli ultimi tre giorni, le forze filo-russe hanno compiuto progressi tattici verso il centro della città di Bakhmut, nel Donetsk” e sono “probabilmente avanzate nei villaggi di Opytine e Ivangrad” nella regione di Lugansk. “Ci sono stati pochi, se non nessuno, altri insediamenti conquistati da forze regolari russe o separatiste dall’inizio di luglio”, ha sottolineato il ministero della Difesa su Twitter.
Zaporizhzhia sotto attacco: “Residenti nei rifugi”
Il governatore della regione di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh, ha esortato i residenti a restare nei rifugi durante l’attacco russo. “Attenzione, attacco missilistico del nemico nella regione centrale, andate nei rifugi e restateci!”, ha scritto su Telegram.
Kiev, attacco missilistico russo su Zaporizhzhia
I russi hanno lanciato un attacco missilistico sulla città di Zaporizhzhia e in uno dei distretti è scoppiato un incendio. Lo riportano i media ucraini, citando Oleksandr Starukh, capo dell’amministrazione militare regionale che lo ha scritto su Telegram. In città è suonata una sirena a segnalare il raid aereo e si sono udite potenti esplosioni. In uno dei distretti è scoppiato un incendio, sul posto sono al lavoro servizi specializzati. A Zaporizhzhia si stanno ancora sgomberando le macerie dell’edificio civile attaccato lo scorso 9 ottobre. Secondo gli ultimi dati, il bilancio delle vittime dell’attacco è già salito a 12.

Kiev, in un mese liberati da russi 600 insediamenti
Oltre 600 insediamenti sarebbero stati liberati dall’esercito ucraino nell’ultimo mese, di cui 502 nella regione di Kharkiv, 75 nella regione di Kherson, 43 nella regione di Donetsk e 7 nella regione di Luhansk. Lo afferma il ministero di Kiev per la reintegrazione dei territori occupati dai russi. “L’area dei territori ucraini liberati è aumentata in modo significativo”, ha affermato il ministero in una dichiarazione sul suo sito web.
Musk, Starlink insostenibile: paghi il Pentagono
Elon Musk avvisa che non è più in grado di sostenere i costi della cruciale rete di comunicazione garantita dai circa 20 mila terminali satellitari Starlink donati all’Ucraina e in settembre ha avvisato con una lettera il Pentagono che potrebbe mettere fine al servizio se la difesa Usa non si farà carico degli oneri per decine di milioni di dollari al mese. Lo riporta la Cnn. L’imprenditore miliardario ha fatto sapere che finora la sua SpaceX ha speso 80 milioni di dollari e che i costi potrebbero superare i 120 milioni entro fine anno e i 400 nei successivi 12 mesi.
Aiea, progressi verso zona protezione a Zaporizhzhia
Ci sono progressi nei negoziati per stabilire un’area di protezione intorno alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, che è controllata dalla Russia. Lo ha assicurato il direttore dell’Aiea (l’Agenzia internazionale per l’energia atomica), Rafael Grossi. L’Aiea sta negoziando con Mosca e Kiev affinchè la centrale nucleare non sia un obiettivo militare o utilizzata per lanciare attacchi, ha spiegato Grossi. Il capo dell’Aiea ha fatto la spola negli ultimi giorni tra Kiev e Mosca per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin; e oggi era di nuovo a Kiev, dove ha incontrato il ministro degli Esteri, Dmitry Kuleba, in un bunker (come mostrato da un messaggio con foto pubblicato dallo stesso Grossi sul suo account Twitter). L’obiettivo principale di questi incontri è quello di stabilire una zona di protezione intorno alla centrale, che è la più grande centrale atomica d’Europa ed è occupata dalla Russia. Per questo Mosca e Kiev devono essere d’accordo si “due cose: che non ci siano attacchi da nessuna parte (all’impianto) e che non sia usata per attaccare nessuno”. “Il lavoro continua. Stiamo facendo progressi” nella trattativa, ha riferito Grossi, assicurando che sta cercando di raggiungere un accordo “il più presto possibile”, anche se non ha voluto stimare quanto tempo potrebbe richiedere.
