Il segretario del consiglio comunale di Zaporozhzhia Anatoly Kurtev ha affermato che i russi hanno attaccato in serata la città con droni kamikaze, provocando danni alle infrastrutture. Lo riporta Ukrainska Pravda. Kurtev ha specificato che le strutture infrastrutturali sono state danneggiate a seguito dell’attacco e un incendio è scoppiato nel luogo dell’atterraggio. Il Pentagono intanto è sempre più al fianco della resistenza ucraina e ha infatti autorizzato un nuovo pacchetto di aiuti militari per 725milioni di dollari.
La guerra in Ucraina, le tensioni globali: cosa c’è da sapere
Le notizie in diretta dal conflitto Ucraina-Russia
Punti chiave
Lukashenko: “Non partecipiamo al conflitto. Per la soluzione basta una settimana”
Mosca, azioni di Kiev nel Kherson limitate solo ai bombardamenti
Le azioni delle forze armate ucraine, nella loro controffensiva avviata nella regione di Kherson, “includono finora solo dei bombardamenti”. Lo ha riferito il vice capo dell’amministrazione militare-civile regionale sotto controllo russo, Kyrylo Stremousov. “La controffensiva che le forze armate ucraine hanno cercato di lanciare oggi si limita solo ai bombardamenti”, ha aggiunto la stessa fonte citata dall’agenzia russa Tass, precisando che “l’esercito russo è pronto a respingere gli attacchi e a resistere fino alla fine”. “La regione di Kherson è un soggetto a tutti gli effetti della Federazione Russa”, ha sottolineato.
La notizia delle nuove operazioni militari di Kiev ha trovato spazio anche nei siti di informazione ucraini. “L’esercito ucraino sta proseguendo nella sua offensiva lanciata nella regione di Kherson, ancora sotto occupazione russa, e “sta puntando alla riconquista di alcuni villaggi, tra cui quello di Dudchany”, scrive l’Ukrainska Pravda, citando Stremousov.
Baerbock: “Russia può usare rifugiati come armi”
La Russia potrebbe usare i rifugiati ucraini e non solo come “armi” nel tentativo di espandere la sua “guerra ibrida” contro l’Occidente. Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, nel suo intervento al congresso dei Verdi, il suo partito. “Questa guerra non si fa solo con le armi, ma anche con l’energia e per questo abbiamo trovato una risposta. Ma sarà anche condotta con la paura e la divisione, ed è proprio quello che dobbiamo prevenire”, ha detto Baerbock, sottolineando che “poiché questa guerra è ibrida, stanno partecipando anche altri Paesi” come la Serbia, che ha accusato di aver fatto arrivare aerei carichi di migranti senza visto . Evidenziando che non può esserci una situazione “in cui le persone vengono usate come armi”, la ministra ha affermato che la Germania è in trattative con la Repubblica Ceca e la Slovacchia sulla questione.
(afp)
Kiev, respinta offensiva russa a Bakhmut
Le forze ucraine hanno respinto il tentativo di avanzata delle forze russe nella regione di Bakhmut, secondo quanto riferisce Unian riportando quanto afferma il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Oleksiy Arestovich, che smentisce la conquista di alcuni insediamenti da parte delle truppe russe. “Ci sono stati alcuni movimenti nella regione di Svatovo. Le unità russe hanno cercato di contrattaccare ma non sono andate da nessuna parte. Vicino a Bakhmut, i nostri hanno contrattaccato e li hanno respinti fuori dall’area. Non possiamo ancora dire in quale luogo, perché lo Stato Maggiore non l’ha ancora annunciato”, ha detto Arestovych. Sulla linea Horlivka-Marinka, tutto è rimasto come prima, ha aggiunto.
Mosca, ogni giorno trasferiti in Russia 500 bimbi da Kherson
Mosca trasferisce ogni giorno in Russia 500 bambini che vivono nel territorio occupato della regione di Kherson (nel sud dell’Ucraina): ha dichiarato il vice primo ministro russo Marat Khusnullin, citato dai media russi. Non è chiaro se siano stati separati dai loro genitori, oppure se vengano portati via insieme con le famiglie, commenta il Kyiv Independent. Secondo l’agenzia di stampa statale russa Tass, Mosca ha trasferito sul territorio della Federazione 4,6 milioni di persone dal territorio ucraino, di cui 690.000 bambini.
Intanto il sindaco in esilio di Energodar occupata (dove si trova la centrale nucleare) Dmytro Orlov ha scritto ironicamente su Telegram che l’esercito russo sta ‘mandando in vacanza’ i bambini ucraini nella regione russa di Krasnodar: “Nonostante il significativo aggravamento della situazione al fronte, in particolare nella direzione di Kherson, oggi gli occupanti e i collaboratori mandano i bambini in vacanza nella regione di Krasnodar nella Federazione Russa”, ha osservato.
Media, Kiev ha sferrato offensiva riconquista Kherson
Il quotidiano ucraino, Kyiv Independent, riferisce che le truppe ucraine hanno lanciato un’offensiva nell’oblast di Kherson, la prima grande città occupata dai russi e da cui nei giorni scorsi Mosca ha annunciato l’evacuazione della popolazione. Il quotidiano cita le forze di occupazione russe, in particolare Kirill Stremousov, ‘numero 2’ dell’amministrazione filorussa nell’oblast; e sostiene che la notizia dell’offensiva è data anche da diversi reporter di guerra filo-russi. L’Ucraina non ha ancora confermato la notizia.
Attacco Kiev a Belgorod, deposito di petrolio in fiamme
Un deposito di petrolio nella regione russa di Belgorod, ai confini con l’Ucraina, è in fiamme dopo essere stato colpito da un proiettile ucraino. Lo ha riferito su Telegram il governatore dell’Oblast, Vyacheslav Gladkov. Le operazioni di spegnimento sono in corso.
Nega loro un concerto, i russi uccidono il direttore della Filarmonica a Kherson
Il direttore della Filarmonica di Kherson Yuriy Kerpatenko è stato ucciso dall’esercito russo nella sua abitazione per essersi rifiutato di esibirsi in un concerto organizzato dalle forze di occupazione. Lo scrive il Ministero della Cultura ucraino su Facebook, ripreso dai media del Paese. “Si è saputo del brutale omicidio del direttore del Kherson Music and Drama Theatre. Dopo che Kerpatenko si è rifiutato di collaborare con gli occupanti, l’esercito russo lo ha ucciso a colpi di arma da fuoco nella sua stessa casa”, ha scritto il ministero.
Lukashenko: “Non partecipiamo al conflitto. Per la soluzione basta una settimana”
La soluzione al conflitto in Ucraina può essere trovata in una settimana. Lo ha sottolineato il presidente bielorusso, Aleksander Lukashenko, in un’intervista all’emittente statunitense Nbc. “Dipende tutto da Stati Uniti e Regno Unito. Se domani vi rendete conto che dobbiamo sederci al tavolo dei negoziati e trovare una soluzione, credetemi, la troveremo entro una settimana”, ha affermato. Lukashenko ha poi ribadito che la Bielorussa non ha preso parte all’ “operazione militare speciale” russa in Ucraina e non lo farà in futuro. “In primo luogo, nessuno, e qui intendo la Russia, ci chiede di partecipare a questa operazione e non lo faremo. Lo abbiamo sempre detto. A quanto pare, non volete sentirci. Bene, sono affari vostri”, ha detto.
(reuters)
Kiev, danni a rete elettrica: residenti invitati a limitare consumi
A seguito dell’ultimo attacco missilistico russo sulla regione di Kiev, l’infrastruttura elettrica “ha subito gravi danni”. Lo rende noto l’operatore energetico Ukrenergo su Telegram, che è “già al lavoro per ripristinare l’affidabilità della fornitura di energia a Kiev e nella regione centrale”. È possibile che ci sia l’attuazione di “programmi di spegnimento di emergenza” Ukrenergo chiede dunque “i consumatori di consumare l’elettricità con parsimonia, soprattutto dalle 17 alle 23”, pregandoli di “non utilizzare apparecchi elettrici che consumano energia, di spegnere le luci non necessarie e di rimandare il lavaggio alle ore notturne”.
(afp)
L’Onu alla Russia: “La Croce Rossa abbia accesso ai prigionieri di guerra”
Il segretario generale dell’Onu ribadisce il suo appello alla Federazione Russa affinché il Comitato Internazionale della Croce Rossa abbia pieno accesso a tutti i prigionieri di guerra, in conformità con il diritto umanitario internazionale, compresa la Terza Convenzione di Ginevra. È quanto afferma Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale, in una nota.
Borrell: “Sostegno a Kiev non è generosità ma per la sicurezza dell’Ue”
“Questa guerra non può finire perché ci stanchiamo di sostenere l’Ucraina, questa non può essere la ragione, dobbiamo spiegare alle nostre opinioni pubbliche che il nostro supporto non è una questione di generosità ma è per il nostro interesse e la nostra sicurezza. Si tratta di un necessario lavoro di pedagogia politica”. Così l’Alto rappresentate Ue, Josep Borrell, al congresso dei socialisti europei in corso a Berlino. “Il nostro sostegno all’Ucraina è stato determinante, continueremo a sostenere l’Ucraina militarmente e lo faremo per tutto il tempo che sarà necessario”, ha concluso Borrell.
(ansa)
Onu: “Accordo sul grano può essere ampliato”
L’accordo sulle esportazioni di grano dall’Ucraina, in scadenza il mese prossimo, sarà prorogato e “potenzialmente” ampliato. Lo ha annunciato il coordinatore delle Nazioni Unite per l’Iniziativa sul grano del Mar Nero, il sudanese Amir Mahmoud Abdulla, in un’intervista a Politico.
“Non c’è niente che mi dia ragione di credere che non sarà esteso. Tutto ciò che ho sentito suggerirebbe che non solo sarà esteso ma potenzialmente ampliato”, ha detto Abdulla. Secondo il coordinatore, Mosca e Kiev hanno avanzato richieste per l’estensione dell’accordo, con la Russia che chiede di essere autorizzata a riprendere le esportazioni di ammoniaca e l’Ucraina che vuole estendere l’accordo per più di un anno e includere il porto della città di Mykolaiv nell’intesa.
Arrivate in Bielorussia le prime truppe russe per il “gruppo congiunto”
Cominciano ad arrivare in Bielorussia i primi soldati russi che formeranno il gruppo regionale congiunto insieme ai soldati locali. Lo ha reso noto il ministero bielorusso della Difesa sul suo canale Telegram. “I primi treni con l’esercito russo che formeranno il Raggruppamento militare regionale sono arrivati nella Repubblica di Bielorussia”, ha detto il comando bielorusso. “I soldati sono stati ricevuti con gioia, pane e sale”, secondo le tradizioni dell’ospitalità russa e bielorussa, ha aggiunto il ministero, pubblicando anche un video dell’arrivo. La decisione è stata presa dai due Paesi la scorsa settimana di fronte all’aumento del potenziale militare Nato ai confini con la Bielorussia, il riarmo di Polonia e Paesi baltici.
Kiev, gravi danni a rete energia dopo raid sulla regione
A seguito del bombardamento russo di stamane sulla regione di Kiev si registrano danni “significativi” alle infrastrutture energetiche. Lo ha riferito l’operatore Ukrenergo sul Telegram, come riporta Unian. “Oggi, il nemico ha effettuato un altro barbaro attacco alle infrastrutture critiche” e “le infrastrutture energetiche nella regione di Kiev hanno subito gravi danni. Gli specialisti stanno lavorando per ripristinare l’affidabilità della fornitura a Kiev e nella regione”, ma potrebbero esserci “interruzioni” di corrente “d’emergenza”.
L’intelligence britannica: “Molti riservisti russi devono comprarsi da soli l’equipaggiamento”
Molti riservisti russi chiamati a combattere in Ucraina sono verosimilmente costretti a comprarsi da soli l’equipaggiamento protettivo, e in particolare il giubbotto antiproiettile. A renderlo noto è l’intelligence britannica, nell’ultimo rapporto sulla situazione al fronte in Ucraina divulgato dal ministero della Difesa di Londra. “Contingenti di riservisti russi appena mobilitati sono stati dispiegati in Ucraina nelle ultime due settimane”, si legge nel rapporto. ” Il loro livello medio di equipaggiamento personale è quasi certamente inferiore alla già scarsa dotazione delle truppe precedentemente schierate. È probabile che molti riservisti debbano acquistare il proprio equipaggiamento protettivo, protezione, in particolare il moderno giubbotto 6B45″.
“Questo giubbotto – prosegue – è stato venduto sui siti di shopping online russi per 40.000 rubli, rispetto a circa 12.000 rubli di aprile. Nel 2020, le autorità russe hanno annunciato che 300.000 set di giubbotti antiproiettile Ratnik erano stati forniti all’esercito russo, sufficienti per equipaggiare la forza attualmente dispiegata in Ucraina. Corruzione endemica e scarsa logistica rimangono una delle cause alla base della scarsa performance della Russia in Ucraina”, conclude.
Missili su regione Kiev, scatta l’allarme antiaereo
Allerta antiaerea in Ucraina dopo la pioggia di missili russi caduta nella regione di Kiev. Lo afferma il canale Telegram dell’amministrazione della capitale ucraina ed Espreso tv. “Un attacco missilistico è stato lanciato dalle forze di occupazione russe contro uno dei distretti della regione di Kiev. Tutti i servizi funzionano, i soccorritori sono sul posto. Finora non ci sono vittime”, ha detto il capo dell’amministrazione della regione di Kiev, Aleksey Kuleba, precisando che l’allerta è ancora in corso.
Zelensky: “I russi hanno ancora armi e possono terrorizzarci, ma non possono vincere”
Le forze armate ucraine si riprenderanno tutto il territorio del Paese sotto controllo russo. Ad assicurarlo è il presidente Volodymyr Zelensky: “Hanno sempre altra gente che possono dislocare sul campo di battaglia, hanno armi, razzi che usano contro l’Ucraina”, ha dichiarato nel suo discorso notturno, parlando della mobilitazione russa. E la Russia “ha anche ancora l’opportunità di terrorizzare le città ucraine e tutti gli europei e ricattare il mondo. Ma non ha alcuna possibilità di successo perché l’Ucraina sta facendo progressi costanti”.
(ansa)
Kiev: trovati i corpi di altri sei civili a Lyman
I corpi di altri sei civili sono stati scoperti a Lyman, nella regione di Donetsk, liberata dall’esercito ucraino. Ne dà notizia Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare regionale, in un post su Telegram, scrive Ukrinform. “Il 14 ottobre i russi hanno ucciso due residenti della regione di Donetsk – a Bakhmut. Inoltre, i cadaveri di altri sei civili, uccisi dai russi durante l’occupazione, sono stati trovati a Lyman”, ha detto.Secondo Kyrylenko, al momento è impossibile stabilire il numero esatto di vittime a Mariupol e Volnovakha. In queste ultime settimane sono state scoperte 35 fosse comuni.
Droni suicidi abbattuti in regione Dnipropetrovsk
Le forze ucraine hanno abbattuto cinque droni kamikaze nella regione di Dnipropetrovsk. Lo ha affermato Valentyn Reznichenko, capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, in una dichiarazione su Telegram, riferisce Ukrinform. “A mezzanotte, le truppe dell’Air Command East hanno distrutto cinque droni kamikaze nemici Shahed-136 sulla regione”, si afferma in un post. Atri tre droni sono stati abbattuti nel distretto di Kryvyi Rih e altri due nel distretto di Nikopol. Ieri sera i russi hanno attaccato Zaporizhzhia con droni kamikaze, provocando danni alle infrastrutture.
(reuters)
Ripristinata a Zaporizhzhia alimentazione di emergenza
I tecnici ucraini hanno ripristinato i generatori elettrici di emergenza nell’impianto nucleare di Zaporizhzhia, un intervento necessario dopo che la settimana scorsa la centrale aveva registrato due disconnessioni dalla rete elettrica esterna. Lo ha reso noto un comunicato della Iaea. La centrale ha inoltre ricevuto i rifornimenti per riempire i suoi venti generatori diesel grazie all’arrivo di sette camion cisterna e ora può contare su almeno dieci giorni di operatività autonoma qualora dovesse subire altre disconnessioni.
(reuters)
Da Arabia Saudita 400 mln dollari in aiuti umanitari
L’Arabia Saudita ha annunciato aiuti umanitari per 400 milioni di dollari all’Ucraina. La notizia è stata riferita dalla Spa, l’agenzia ufficiale saudita, che ha riportato anche di una telefonata del principe ereditario Mohammed bin Salman al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Mbs ha sottolineato “La posizione del regno a sostegno di tutto quanto contribuirà a una de-escalation” e la disponibilità “a proseguire negli sforzi di mediazione”.
Usa,Starlink?Pentagono sta valutando ogni opzione
“Il Pentagono sta valutando tutte le opzioni, non solo Starlink”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, in un briefing con la stampa a bordo dell’Air Force One che sta portando il presidente americano Joe Biden a Portland, Oregon, a proposito dell’annuncio di Elon Musk che non fornirà più a Kiev la sua rete satellitare perchè i costi sono eccessivi. “Il Pentagono sta lavorando con alleati e partner per capire come meglio sostenere l’Ucraina sulla rete internet”, ha aggiunto Jean-Pierre.
Usa, dall’inizio della guerra 18,2 miliardi di aiuti militari all’Ucraina
Da quando Joe Biden è alla presidenza degli Stati Uniti, Washington ha inviato all’Ucraina forniture militari per oltre 18,2 miliardi di dollari, di cui 17,6 miliardi dall’inizio della “brutale e non provocata” invasione del 24 febbraio, si legge ancora nella nota del Pentagono. Gli Stati Uniti, precisa il dipartimento della Difesa, hanno fornito “un’assistenza alla sicurezza senza precedenti” alle forze di Kiev e “continueranno a lavorare con alleati e partner per garantire che l’Ucraina abbia il supporto di cui ha bisogno”. Nel nuovo pacchetto di armi Usa ci sono: munizioni per sistemi missilistici ad alta mobilità (HIMARS); 23.000 colpi di artiglieria da 155 mm; 500 colpi di artiglieria da 155 mm; 5.000 armi anticarro; missili anti-radiazioni ad alta velocità (HARM); più di 200 veicoli a ruote multiuso ad alta mobilità (HMMWV); armi leggere con oltre 2.000.000 di munizioni.
(ansa)
Nuovo pacchetto di armi da 725 mln dollari
Gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti in armi all’Ucraina da 725 milioni di dollari. Lo riferisce il Pentagono in una nota. Nelle nuove forniture militari non ci sono i sistemi anti-missile chiesti da Kiev.
Usa, “nessuna comunicazione con Starlink”
Gli Stati Uniti hanno dato all’Ucraina “migliaia di telefoni satellitari” e altri “strumenti tecnologici” per garantire i collegamenti e, allo stesso tempo, “contrastare gli attacchi cyber da parte del Cremlino”, ma “non hanno ricevuto comunicazioni da parte di Starlink” e il servizio non è stato pagato. L’ha dichiarato il viceportavoce del dipartimento di Stato, Vedant Patel, rispondendo alla domanda di un giornalista riguardo la situazione legata al satellite Starlink, per il quale il proprietario, Elon Musk, ha chiesto adesso il pagamento del servizio da parte del Pentagono. “Stiamo pagando? – ha aggiunto – da quel che io so, no”.