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Ucraina-Russia, le news dalla guerra oggi. Lavrov: la politica dell’Occidente porta a cercare “nuovi teatri di guerra”. Abramovich chiede revoca delle sanzioni e risarcimento danni

Mentre prosegue la guerra sul terreno e continua quella delle dichiarazioni dai toni minacciosi e pesantissimi, il presidente ucraino Volodymyr Zelenski ha rimosso dall’incarico il capo del servizio di sicurezza Ivan Bakanov e la procuratrice generale Iryna Venediktova le cui funzioni sono state affidate al finora vice procuratore generale Oleksiy Symonenko.

Guerra Ucraina-Russia: cosa c’è da sapere

Cambio ai vertici dell’intelligence ucraina dopo i sospetti di tradimento

Il presidente ucraino, Volodymr Zelensky,  ha nominato Vasyl Maliuk nuovo capo ad interim dell’Sbu, i servizi  segreti ucraini, al posto di Ivan Bakanov, rimosso ieri dal capo dello Stato. Lo riporta la presidenza ucraina con una breve nota. Maliuk era il primo vice di Bakanov.  

Colpito un palazzo nel Donetsk, almeno 6 morti

Sei persone sono morte in un bombardamento russo di un palazzo di due piani a Toretsk, nella regione del Donetsk, nell’Ucraina orientale. Lo ha riferito il Servizio per l’emergenza  statale ucraino sulla propria pagina Facebook, precisando che i  soccorritori hanno trovato sul posto i cadaveri di cinque persone e ne hanno tratte in salvo due. La sesta vittima è deceduta più tardi in  ospedale.

Lituania: “Armi Ue fondamentali per proteggere Odessa”

“Sono molto soddisfatto del fatto che oggi discuteremo di ulteriori contributi finanziari all’Ucraina per poter acquistare armi aggiuntive. Le armi che abbiamo fornito con la nostra partnership transatlantica sono quello che ha aiutato gli ucraini a fermare gli attacchi a tutto campo sul loro territorio, di riprendere il controllo dell’Isola dei Serpenti e questo e’ cio’ che probabilmente consentira’ all’Ucraina di far ripartire le spedizioni di grano dal porto di Odessa”. Lo ha dichiarato il ministro degli Affari esteri della Lituania, Gabrielius Landsbergis, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell’Ue. “Quindi se c’e’ qualcosa che deve essere portato avanti e’ la consegna di armi e chiunque possa farlo, ovviamente questi sono i principali Paesi industriali del mondo occidentale, deve intensificare le consegne”, ha aggiunto. “Il porto di Odessa deve essere reso sicuro, cosi’ che i russi non possano attaccarlo ancora e, per renderlo sicuro, devono avvenire le consegne di armi”, ha specificato.

Peskov: “Operazioni militari dureranno fino al raggiungimento degli obiettivi”

Non c’è una data precisa per la fine  dell’ “operazione militare speciale” in Ucraina. Lo ha ribadito il  portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sottolineando che l’operazione  si concluderà quando “tutti i suoi obiettivi saranno raggiunti”.”L’aspetto essenziale non è il tempo ma l’efficacia”, ha dichiarato  Peskov in un’intervista rilasciata ai media iraniani.     

Telefonata Erdogan-Macron sui corridoi del grano

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha discusso dei corridoi sicuri nel mar Nero per permettere l’esportazione di grano dai porti dell’Ucraina in una telefonata con l’omologo francese Emmanuel Macron. Lo rende noto la direzione delle comunicazioni presidenziali di Ankara secondo cui, durante il colloquio, Erdogan ha informato Macron rispetto a un centro di coordinamento per i corridoi gestito da rappresentanti di Mosca, Kiev, Ankara e Nazioni Unite da istituire a Istanbul. Se il piano verrà messo in pratica in tempi rapidi, “sarà assicurato un grande aiuto per la sicurezza alimentare a livello globale” ha affermato il presidente turco che, oltre alla guerra in Ucraina, ha discusso con Macron anche di relazioni bilaterali.   Nei giorni scorsi, era stato trovato un accordo su alcuni punti tecnici per la creazione dei corridoi sicuri nel mar Nero in un incontro a Istanbul tra delegazioni della Difesa di Kiev, Mosca e Ankara insieme a rappresentanti dell’Onu. In settimana, sono in programma in Turchia nuovi colloqui per cercare di trovare un accordo comprensivo sul piano.   Oggi il presidente turco si recherà in visita ufficiale in Iran dove domani ha in programma un incontro con l’omologo russo Vladimir Putin riguardo alla situazione in Siria. Quello di domani sarà il primo faccia a faccia tra Putin ed Erdogan da quando è iniziata l’invasione russa in Ucraina.

Shoigu: “Distruggere missili a lungo raggio dell’esercito ucraino”

Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, ha ispezionato le truppe del gruppo Vostok, schierate nell’Est dell’Ucraina, e ha ordinato loro di eliminare i missili a lungo raggio dell’esercito ucraino. Lo riferisce una nota del ministero della Difesa. Shoigu, si legge nel comunicato, “ha incaricato il comandante (Rustam Muradov, nda) di dare priorita’ all’uso di armi a guida di precisione per distruggere i missili a lungo raggio del nemico e le risorse di artiglieria utilizzate per bombardare i quartieri residenziali delle comunita’ del Donbass e incendiare i campi di grano e gli impianti di stoccaggio del grano”

Lavrov: “Concedere all’Ucraina lo status di Paese candidato Ue è una mossa antirussa”

La concessione a Ucraina e Moldova dello  status di Paesi candidati all’ingresso nell’Ue è una “mossa  geopolitica anti-russa”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri  russo, Sergei Lavrov, in un editoriale pubblicato oggi dal quotidiano  Izvestia.      Secondo il capo della diplomazia russa, Ucraina, Moldova e altri Paesi “corteggiati dall’Ue” sono destinati ad essere “comparse nei giochi dell’Occidente”. Allo stesso tempo, ha osservato, gli Stati Uniti sono i veri registi di queste iniziative e “ordinano la trama sulla base  della quale viene scritta la sceneggiatura anti-russa in Europa”. In merito al progetto di “comunità politica europea” proposta dal  presidente francese Emmanuel Macron, Lavrov ha affermato che non porterà “vantaggi economici”, ma ci saranno “richieste di completa solidarietà con l’Ue nelle sue azioni anti-russe” sulla base del  principio “chi non è con noi è contro”. Il capo della diplomazia russa ha anche definito indicative le parole di Macron secondo cui tutti i Paesi europei saranno invitati nella comunità – “dall’Islanda all’Ucraina” – ma non la Russia.

Borrell: “La Ue troverà l’accordo per mandare più aiuti militari all’Ucraina”

“La Russia sta continuando a bloccare il grano ucraino, distruggerlo, bruciarlo”, “continuano a fare bombardamenti indiscriminati di infrastrutture civili.Vedremo come continuare a supportare l’Ucraina. Discuteremo un aumento del supporto militare all’Ucraina. Sono sicuro che i ministri raggiungeranno un accordo politico su questo”. Lo ha detto l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Josep Borrell, arrivando al consiglio Affari esteri dell’Ue a Bruxelles.

Nuovamente arrestata e rilasciata dopo poche ore, la giornalista russa Marina Ovsyannikova

La donna è nota per essere entrata a marzo nello studio televisivo durante il tg  con un cartello di denuncia della guerra lanciata contro l’Ucraina dal presidente russo Vladimir Putin. Il nuovo arresto della giornalista,44 anni, è arrivato a pochi giorni dalla sua manifestazione di  protesta vicino alla sede del Cremlino, dove con in mano un cartello è tornata a criticare l’intervento della Russia in Ucraina e il  presidente Putin. Due agenti l’hanno fermata mentre era in giro in  bicicletta e l’hanno fatta salire su un furgone bianco. E’ stata la stessa Ovsyannikova a dare notizie di sé poco dopo,  pubblicando immagini di lei con i suoi due cani sulla sua pagina  Facebook. “Sono andata a fare una passeggiata con i miei cani, ma  appena uscita dal cancello persone in uniforme si sono avvicinate a  me”, ha scritto su Facebook. “Ora sono seduta al ministero degli  affari Interni di Krasnoselsky”, riferendosi a una stazione di polizia in un distretto di Mosca. Tre ore dopo, Ovsyannikova ha detto di  essere stata rilasciata. “Sono a casa. Va tutto bene”, ha scritto  sulla sua pagina Facebook. “Ma ora so che è sempre meglio portare una  valigia e un passaporto se esci”, ha aggiunto.

Kiev: respinti attacchi russi nel Donetsk

Lo stato maggiore ucraino ha riferito che le truppe di Kiev hanno respinto attacchi russi nell’Oblast di Donetsk, nella direzione del capoluogo e di Bakhmut, nonchè presso i villaggi di Novomykhailivka, Vuhledar e Kamianka. Lo riporta l’agenzia Ukrinform.

 Abramovich chiede a Ue revoca sanzioni e risarcimento danni

 L’oligarca russo Roman Abramovich ha chiesto all’Unione europea di rimuovere le sanzioni emesse nei suoi confronti. Rivolgendosi al Consiglio europeo ha chiesto anche di riconoscergli un risarcimento di oltre un milione di euro alla fondazione benefica creata dopo la vendita del Chelsea come risarcimento dei danni subiti. Lo riporta il Wall Sreet Journal. Le sanzioni occidentali imposte ad Abramovich derivano dalla sua vicinanza con il presidente russo Vladimir Putin.

Kiev: distrutti due sistemi missilistici e una stazione radar dei russi

Il comando operativo “Sud” dell’Ucraina ha riferito di aver ucciso 36 soldati russi e distrutto due sistemi missilistici Pantsir vicino Blahodatne, nell’oblast di Cherson, tre sistemi di comunicazione strategica, una stazione radar, due depositi di munizioni e 11 veicoli corazzati e militari. Lo riporta Kyiv Independent sul proprio sito.

Sindaco Melitopol: russi preparano un referendum

Le forze russe starebbero preparando un  “referendum” a Melitopol per l’inizio di settembre, secondo quanto riferito dal sindaco Ivan Fedorov, riporta Kyiv Independent,
Fedorov ha affermato che le forze russe a Melitopol, nell’oblast di Zaporizhia, stanno conducendo un censimento porta a porta e ha aggiunto che coloro che sostengono l’Ucraina saranno espulsi con la forza dall’oblast di Zaporizhzhia.

Esplosioni a Mykolaiv

Una serie di esplosioni sono state segnalate nella notte a Mykolaiv, secondo quanto riferito dal sindaco Oleksandr Sienkevych su Telegram. Sienkevych ha riferito che sono state udite circa 10 esplosioni nella notte del 18 luglio. Non sono state fornite ulteriori informazioni.

“Boris Johnson aiuto”, il foreign fighter britannico John Harding preso dai filo-russi chiede di salvarlo dalla pena di morte

Kiev: attacchi nella zona di Sumy, danneggiate infrastrutture

Il governatore dell’Oblast di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, ha riferito che le forze russe hanno bombardato le comunità di Yunakivka, Shalyhyne e Bilopillia. Secondo Zhyvytsky, gli attacchi hanno danneggiato delle infrastrutture civili e commerciali e una torre dell’acqua, ma non sono state segnalate vittime. Lo riporta il Kiev Independent.

Ucraina, Papa: “Ogni giorno popolazione martoriata da pioggia di missili. Riprendete negoziati veri”

Zelensky: “La Russia ha utilizzato più di 3.000 missili da crociera”

Nel suo discorso serale alla nazione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che “la Russia ha già utilizzato più di tremila missili da crociera contro l’Ucraina”. “È impossibile contare il numero dei pezzi di artiglieria e di altri proiettili usati contro il nostro Paese e il nostro popolo. Ma è sicuramente possibile assicurare alla giustizia tutti i criminali di guerra russi”, ha aggiunto.

Sotto attacco la città di Nikopol, nel sud dell’Ucraina

Le forze russe bombardano in queste ore la città di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, nel sud dell’Ucraina. Lo ha annunciato  il capo dell’amministrazione militare del distretto di Nikopol, Yevhen Yevtushenko. stando all’agenzia Unian. “La città di Nikopol è sotto tiro. Mantenete la calma, non uscite di casa”, ha aggiunto la stessa fonte rivolgendosi alla cittadinanza.

Lavrov: “La politica dell’Occidente porta a cercare più teatri di guerra”

 “La politica estera dell’Occidente porta costantemente a ricercare sempre più teatri di guerra”. Lo ha affermato il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, citato dall’agenzia russa Tass.

Lavrov: lo status di candidato Ue dell’Ucraina è “una mossa contro la Russia”

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha definito lo status di candidato Ue per l’Ucraina una “mossa geopolitica contro la Russia”. Lo riporta l’agenzia russa Tass. Il titolare della diplomazia di Mosca ha  aggiunto che “le forze armate russe e della autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr) stanno riuscendo nei loro compiti nell’ambito dell’operazione militare speciale, cercando di fermare il genocidio dei russi ed eliminando le minacce dirette alla nostra sicurezza”. Secondo Lavrov Kiev sta “perdendo sul campo di battaglia”, e “insieme ai suoi protettori occidentali demonizza il nostro Paese”.