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Saldi estivi 2022, dal 2 luglio via in tutte le regioni. Attesa una spesa media di 202 euro

MILANO – Ricomincia la stagione dei saldi. A differenza degli anni passati, i prezzi scontati scatteranno per tutte le regioni lo stesso giorno, sabato 2 luglio. Uniche eccezioni per la Sicilia, dove i saldi partiranno un giorno prima, e la provincia autonoma di Bolzano dove si inizierà soltanto il 15 luglio.

Secondo le stime dell’Ufficio studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro, per un valore complessivo di 3,1 miliardi di euro. In tutto sono 15,4 milioni le famiglie che approfittano degli sconti per fare spese per un acquisto medio a persona che si aggira sugli 88 euro. Dal canto suo il Codacons stima invece saldi “all’insegna dell’incertezza” con caro-bollette ed emergenza prezzi a pesare sulle tasche degli italiani (circa il 60% è intenzionato ad approfittare dei saldi) per una spesa media a famiglia minore, che si aggira sui 165 euro. In ogni caso, “le vendite rimarranno al di sotto dei valori pre-Covid” e “non saranno sufficienti a recuperare il gap con il passato” (nel 2019 la stima dei commercianti era di un giro d’affari superiore ai 3,5 miliardi di euro”.

“Le stime di spesa media a famiglia per questi saldi estivi – sottolinea Giulio Felloni, presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio – sono in leggero aumento rispetto allo scorso anno e corrispondono al ritorno del turismo nazionale ed internazionale soprattutto sulle coste e nelle città d’arte”.

Considerando il generale aumento dei costi e le previsioni di crescita dei listini delle prossime collezioni “i saldi estivi potranno rappresentare una vera opportunità”, evidenzia Felloni rimarcando che “il settore tessile, abbigliamento, calzature ed accessori, infatti, ha finora resistito all’incremento dei prezzi a fronte dell’importante crescita dei costi fissi aziendali per affitti, energia, carburanti, prodotti e servizi, dando alla clientela la possibilità di acquistare a prezzi veramente convenienti”. A questo proposito, “l’acquisto nei negozi di prossimità, rappresenta il vero sostegno ai nostri centri urbani in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale, aggiunge. Per Felloni non è “ammissibile una concorrenza sleale dei colossi del web che hanno, peraltro, beneficiato di un’importante rendita di posizione” e quindi l’invito è “che vengano quanto prima attuati gli accordi internazionali sull’entrata in vigore della global minimum tax. Già questo, sarebbe un primo passo verso un mercato più democratico”.