Enrico Letta lancia l’allarme: “Putin partecipa al voto del 25 settembre e sarà il primo a guardare al risultato”. E un appello agli italiani: “Non votate i suoi amici”. Da Milano il segretario del Pd commenta le parole di Vladimir Putin sulla mobilitazione delle riserve per sostenere la guerra in Ucraina. E chiede agli altri partiti “basta ambiguità su questo tema”. Il giorno delle elezioni si avvicina e il centrodestra torna a dividersi sullo scostamento di bilancio. Matteo Salvini insiste: “Chi dice che non è un’urgenza sbaglia”, osserva a Radio 24 rivolgendosi a FdI e Pd. Giorgia Meloni non è d’accordo e, in contemporanea su un’altra emittente, frena ancora: “Lo scostamento non è la soluzione. È un pozzo senza fondo”. Il leader leghista poi si scaglia contro l’Ue e da Torino lancia il referendum sullo stop alla produzione di veicoli benzina e diesel dal 2035: “Devono essere gli italiani a dire sì o no alla follia contro cui la Lega si è battuta, imposta da Bruxelles”. Ieri è stata la leader di FdI ad attaccare l’Europa sull’Ungheria tirando la volata ai sovranisti di Vox: “Che trionfino nel voto in Spagna”. Il segretario del Carroccio al Senato ha affossato la riforma fiscale del governo, nonostante le richeste di Draghi. Ed Enrico Letta in Campania ha rilanciato il salario minimo.
Domani +Europa chiude campagna su bus itinerante a Roma
Chiusura itinerante della campagna elettorale per +Europa, che a bordo di un bus “Double Decker” stile inglese attraversa le vie di Roma per poi concludere il suo viaggio con una conferenza stampa in viale delle Belle Arti davanti alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea. Il bus, che vedrà a bordo Emma Bonino, Benedetto Della Vedova, Riccardo Magi, dirigenti e attivisti del partito, partirà alle ore 15.30 da piazza della Repubblica. Farà tappa a Castro Pretorio, davanti la biblioteca Nazionale dove ci sarà un incontro con la comunità ucraina in Italia che manifesta davanti l’ambasciata russa. L’appuntamento con i giornalisti è alle 17.30 in via delle Belle Arti, ultima tappa del bus, dove Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi terranno una conferenza stampa.
Renzi e Calenda chiudono a Roma al Gianicolo
Carlo Calenda e Matteo Renzi chiuderanno insieme la campagna elettorale del terzo polo venerdì alle 18 a Roma: l’appuntamento è al Gianicolo. Per Iv, annuncia Matteo Renzi sulla sua E-News, è invece prevista per domani una “gran chiusura” a Milano, a partire dalle 18. “Chiedo agli amici lombardi, che hanno fatto una bellissima campagna elettorale e che faranno un grande risultato, di ritrovarci tutti insieme in zona Darsena” l’invito di Renzi che invece venerdì farà due chiusure: oltre a quella finale con Calenda a Roma, il leader Iv alle 13.30 sarà al Teatro Romano di Fiesole per il Discorso sull’Europa
Rai, domani a Porta a Porta tutti i leader di partito
Appuntamento in prima serata, alle 21.30 su Rai 1, per lo speciale “Porta a Porta” con i leader dei partiti che partecipano a questa campagna elettorale. Ospiti di Bruno Vespa, nell’ordine, Luigi Di Maio di Impegno Civico, Silvio Berlusconi di Forza Italia, Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle, Carlo Calenda di Azione/Italia Viva, Matteo Salvini della Lega ed Enrico Letta del Partito Democratico.
Salvini: “Giudici yuppy e liberal liberano spacciatori”
“La politica può fare le leggi ma sta al giudice applicarle. Se uno ha tentato un omicidio, non può stare fuori. La stessa cosa gli spacciatori. Chi sceglie la Lega sceglie la battaglia contro ogni droga. Qualcuno ritiene che ci siano droghe buone, simpatiche o che non fanno male? Per me la droga è morte, e chi spaccia va in prigione. Poi c’è la legge sulla modica quantità e trovi un giudice yuppy, liberal, e anche se hai 3 etti di droga ti rimette in libertà. Se ti trovo con droga stai in carcere”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini intervistato da Rai 2.
Salvini: “Baby gang? Abbassare l’età in cui possono essere puniti”
“Deve diminuire l’età in cui possono essere puniti. A 13 puoi tirare sassate a un carabiniere o molestare una ragazza? Allora ne paghi le conseguente”. Lo ha detto Matteo Salvini su Rai 2 parlando del problema delle baby gang. Salvini ha poi affermato che la Lega proporrà un disegno di legge “in cui mamma e papà pagano i danni, perché se uno imbratta un muro qualcuno ha sbagliato l’educazione. Se imbratti un muro non serve il carabiniere, ti do due schiaffoni, e al diavolo Telefono azzurro. Io ne ho presi tanti. Non è possibile che a 13 anni molesti una ragazza, e quando torni a casa tuo padre ti dice “non si fa, non sta bene farlo””.
Salvini: “Nel in 2022 arriveremo a 100mila clandestini, li fermeremo”
“I clandestini arrivano a migliaia, arriveremo a 100 mila a fine anno. Non è possibile. Li fermeremo”. Lo ha affermato il leader della Lega Matteo Salvini a Rai 2.
Renzi: “Con reddito di cittadinanza la gente resterà per sempre povera”
“Quando Conte dice che prendiamo tanti soldi… è vero che un parlamentare prende tanti soldi ma se vuoi fare uscire dalla povertà le persone, non devi lasciare 400 euro al mese perché quella persona resterà per sempre nella situazione di povertà”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che oggi presso la sede milanese di Confcommercio incontra i rappresentanti delle oltre 500 imprese del terziario. “Giuseppe Conte – ha aggiunto Renzi – sta facendo voto di scambio sul reddito di cittadinanza. Giuseppe Conte sta mentendo in modo sciagurato di fronte ai cittadini perché aveva detto che avrebbe creato dei posti di lavoro, invece conosce un navigator che ha trovato un posto di lavoro?”. “A Conte – ha concluso Renzi – che dice che noi prendiamo troppi soldi dico è vero, noi prendiamo molti soldi, ma continuare a fare campagna elettorale andando nei comuni a promettere ancora reddito, minacciando la guerra civile, questo mi dà l’idea dello scandalo squallido a cui è arrivata la politica oggi”.

Salvini: “I ministri? Nomi li ho, c’è anche Bongiorno, ma aspetto il voto”
“Io aspetto il voto degli italiani…tutti dicono che il centrodestra ha già vinto ma io ricordo una partita del Milan persa… Per me le elezioni ci sono domenica”. Così il leader della Lega Matteo Salvini a “Ore 14” su Raidue, commentando le parole di Giorgia Meloni che ha spiegato di avere già i mente i nomi per la squadra di governo.
“Alcune idee di ministri le ho, la Lega in passato si è occupata di Agricoltura, parlando di Giustizia penso che una come Giulia Bongiorno la Giustizia la ribalterebbe. Il Viminale? Ho troppo rispetto per il voto degli italiani, le idee le ho ma aspettiamo il risultato del voto”.

Renzi: “Il saluto romano di Romano La Russa di FdI? Un gesto riprovevole”
“Il gesto di Romano La Russa è un gesto che io ovviamente non condivido e che anzi trovo decisamente riprovevole”. Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi a Milano, dopo la diffusione di un video in cui si vedono di spalle alcune persone, tra cui l’assessore alla Sicurezza della Lombardia Romano La Russa, che fanno il saluto romano mentre urlano ‘presente’ al funerale di un esponente della destra milanese. Ad ogni modo secondo Renzi “non c’è un rischio fascista in questo Paese”
Renzi: “In Lombardia ambisco alla doppia cifra. Vediamo quanto crolla la Lega”
“In Lombardia ambisco ad andare in doppia cifra. Vediamo quanto crolla la Lega”: lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi a margine di un incontro con i rappresentanti di Confcommercio al Palazzo Castiglioni di Milano. Rispondendo ai cronisti che chiedevano se la vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti, fosse di centrodestra o centrosinistra, Renzi ha concluso secco: “Chiedetelo a Letizia Moratti”.
Conte: “Dopo il voto con questo Pd dialogo impossibile”
Giuseppe Conte esclude qualsiasi dialogo post-voto con l’attuale leadership Pd: lo ha detto in un’intervista all’agenzia spagnola Efe. “Lo abbiamo detto più volte: per noi le alleanze si fanno sulle questioni, non per la convenienza di un calcolo numerico. E poi c’è un motivo politico che oggi esclude ogni accordo, con questi dirigenti Pd non c’è possibilità di dialogo”.
Letta: “O si sta con Putin o con l’Europa”
“Le parole di oggi di Putin confermano che il nostro scegli è giusto. O si sta di qua o di là, o si sta con Putin o si sta con l’Europa. Noi scegliamo l’Europa. Noi scegliamo l’interesse dell’Italia” . Lo scrive su Twitter il deputato segretario del Pd Enrico Letta.
Renzi: “Solo per Iv università e scuola sono priorità”
“Siamo tra i pochi ad aver messo la scuola, l’università, la cultura al centro della nostra campagna. Continueremo a farlo fino all’ultimo, perché questo è il modo con il quale costruire un futuro vero per l’Italia”.
Matteo Renzi, leader di Italia viva, o scrive nella sua Enews.
Conte: “Meloni guarda a Orban, non adatta a governare”
Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ritiene che Giorgia Meloni “non sia adatta a governare” per via dei suoi legami con il primo ministro ungherese, Viktor Orban. Lo ha detto in un’intervista all’agenzia spagnola Efe. “L’Italia sarà un Paese più debole e con maggiori difficoltà perché le ricette di Meloni sono inadeguate”, ha detto Conte. “Non temo un problema di democrazia: gli slogan di Meloni si battono con proposte programmatiche serie. Il problema è piuttosto il ‘viatico’ di Meloni a Orban e alle sue politiche autoritarie e illiberali. Questo ci dice che non è una persona adatta a governare la nostra Repubblica, i cui valori fondanti sono lontani anni luce dalle idee che oggi dominano a Budapest”.
Romano La Russa, l’assessore lombardo (fratello di Ignazio) fa il saluto fascista al funerale di un militante
Braccia alzate e saluti romani a Milano, durante il funerale di Alberto Stabilini, esponente dell’estrema destra milanese ed ex membro del Fronte della gioventù. Alle celebrazioni era presente anche l’assessore alla sicurezza di Regione Lombardia, Romano La Russa (FdI). Come mostra il video pubblicato su Twitter, l’assessore non si è sottratto al rituale fascista: La Russa, fratello di Ignazio, ha infatti gridato ‘presente!’ insieme al nome del defunto e ha tenuto il braccio destro teso verso il cielo.
Romano La Russa (fratello di Ignazio) fa il saluto romano al funerale di un militante di estrema destra

Di Maio: “Voto è un referendum sul reddito di cittadinanza: Impegno Civico lo difende, la destra lo abolisce”
Il voto di domenica è “un referendum sul reddito di cittadinanza. Impegno Civico lo difende, la destra lo abolisce”. Lo dice il ministro degli Esteri e leader di Ic, Luigi Di Maio. “Le elezioni si sono trasformate in un referendum sul reddito di cittadinanza. In questo momento in cui il pane costa il 20 per cento in più, le bollette il 300 per cento in più, abolire il reddito è sostanzialmente follia. Si può migliorare tutto quello che vogliamo ma abolirlo è follia”.
Clima, Meloni firma documento del centrodestra
“Eliminare le emissioni nette di gas a effetto serra ed evitare danni ancora maggiori, così sarà possibile costruire un futuro più pulito e prospero con più posti di lavoro, maggiore sicurezza e un ambiente naturale più sano”.
È quanto contenuto nel documento illustrato e firmato da Giorgia Meloni in un webinar sull’ecologia via Facebook. Si tratta di una “dichiarazione per l’azione climatica del centrodestra”. “Bisogna raggiungere emissioni globali nette pari a zero entro la metà di questo secolo – ricorda Meloni – ma bisogna farlo in un modo da sviluppare la crescita e le opportunità di lavoro nelle nostre comunità. Gli obiettivi non si raggiungono danneggiando l’economia o con un approccio esclusivamente guidato dallo Stato, si dovrà sfruttare l’esperienza e la creatività delle imprese e degli imprenditori”.
Fico: “Non è voto di scambio sostenere i deboli”
“Non accetto che si dica che con il reddito di cittadinanza c’è voto di scambio. La Germania fa lo stesso che il M5S ha fatto qui e non è voto di scambio sostenere i più deboli. È una vergogna”. Il presidente della Camera Roberto Fico, durante la tappa napoletana del leader Giuseppe Conte, difende il reddito di cittadinanza dalle accuse lanciate da vari leader politici, tra cui Matteo Renzi. “È inaccettabile dire questo, con il salario minimo a 4 euro l’ora e i lavoratori che non vengono pagati – aggiunge Fico – Per questo proponiamo il salario minimo a 9 euro l’ora, politiche di promozione sociale e grandi investimenti. Il superbonus lo abbiamo fatto prima della guerra, se andrà qualcuno altro a governare tutto questo sarà cancellato”.
Conte sul reddito di cittadinanza: “Meloni e Renzi senza vergogna, fanno la guerra ai poveri”
“Il reddito di cittadinanza è voto di scambio? È un’accusa ridicola perché stiamo parlando di un sistema di protezione sociale che esiste in tutti i Paesi occidentali, noi lo abbiamo introdotto tardi. Veramente mi fa specie che Meloni, Renzi e altri si siano intestati questa guerra contro i poveri, loro che guadagnano 500 euro al giorno”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte oggi a Napoli. “Arriviamo addirittura al paradosso e alla vergogna più assoluta: l’altro giorno in Parlamento è stata votata una norma, in piena campagna elettorale, che alza lo stipendio dei dirigenti dello Stato, che è già di 10mila euro netti. L’hanno votata Forza Italia, Italia Viva e il Pd. E poi fanno la guerra a chi prende 500 euro al mese per sopravvivere.
Vergogna”, ha aggiunto Conte.

Dl Aiuti bis, Letta: “Sulla delega fiscale ennesimo danno della Lega”
“Noi siamo convinti del danno che la Lega ha fatto facendo cadere la delega fiscale e non approvandola, è l’ennesimo danno che la Lega ha fatto”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta, durante una conferenza stampa a Milano, commentando lo ‘stop’ ieri, alla riforma sulla delega fiscale. “Era importante – aggiunge – perché vedeva un consenso largo nel parlamento e nel paese. L’idea che si cambi il fisco ogni volta a botte di maggioranza è la cosa peggiore per un paese, le imprese e le partite Iva. La scelta della Lega è grave perché dà l’idea del metodo con cui vogliono lavorare. Per noi quella delega fiscale andava approvata, la Lega ha fatto una scelta profondamente sbagliata”.
Salvini a Letta: “Sul canone Rai faccio solo gli interessi dell’Italia”
“Faccio gli interessi degli italiani, chi sceglie la Lega sceglie lo stop al canone Rai. I comizi di sinistra sulle reti Rai non devono essere pagati dai contribuenti”. Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini replicando alle dichiarazioni del segretario del Pd, Enrico Letta.
Di Maio: “In Italia partiti che flirtano con Putin”
“Le parole di Putin sono inquietanti perché dimostrano che non si vuole fermare”, ma “preoccupa il fatto che in Italia c’è chi ammicca e flirta con Putin. Non si può accettare che in Italia ci siano partiti che ammiccano o flirtano con Putin”. Lo dice il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervistato dal Corriere.it. Di Maio ha fatto esplicitamente riferimento alla Lega “che ha ancora un accordo con Russia Unita, il partito di Putin” e con Giuseppe Conte che “ha provato a disellineare l’Italia” dall’alleanza occidentale.
Letta: “Salvini-Meloni vogliono attaccar briga con l’Ue”
“Se faccio l’elenco di annunci di temporali che Salvini e Meloni hanno fatto verso l’Ue, è chiaro che da parte loro c’è una volontà di attaccare briga nei confronti di Bruxelles. Questo è foriero di temporali e situazioni complicate per il paese”. Così il segretario del Pd Enrico Letta, durante una conferenza stampa a Milano, commenta le prese di posizione dei suoi due avversari, in particolare sul Pnrr. “Si sta scherzando sul fuoco su Pnrr – ha detto – che invece è il programma dei prossimi 5 anni, sono i soldi per il nostro Paese da nord a sud, per la coesione sociale, le scuole, per tutto lo sviluppo dell’Italia. “In quei 5 anni di Pnrr c’è il piano per fare dell’Italia un paese grande, unito, moderno e ambientalmente compatibile. Dobbiamo solo usarli senza perdere tempo in assurde forme di rinegoziazione”, ha concluso Letta.
Letta: “Canone Rai? Salvini fa gli interessi di Mediaset”
“Azzerare il canone Rai? Detto da chi ha a disposizione Mediaset è in linea con il loro modo di essere e di fare. È evidente che Salvini è il portavoce degli interessi di Mediaset e mi sembra in linea con quello che Salvini fa e con il rapporto che il centrodestra ha con Mediaset”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, commentando l’impegno lanciato dal segretario della Lega, Matteo Salvini dal palco di Pontida. “Trovo evidente il voler portare entro la campagna elettorale il tema del conflitto di interessi – ha concluso – , che ritorna in modo prepotente in questa campagna elettorale con la proposta di Salvini”.
Letta: “La mia visita a Berlino nell’interesse dell’Italia”
“Io ho fatto visita a Berlino ed è stata nell’interesse dell’Italia”. Lo ha detto il leader di Pd, Enrico Letta, durante una conferenza stampa a Milano sulle proposte del partito per le imprese, replicando alle critiche della presidente di FdI Giorgia Meloni. “Le bollette non si abbassano parlando con Vox o con Orban – ha aggiunto – ma con coloro che decidono in Europa, non certo con Orban che ha deciso di autoemarginarsi”.
Letta: “Putin partecipa, non votate i suoi amici”
“L’idea di cedere ai ricatti di Putin è fuori dal mondo, spero che il voto del 25 settembre sia anche un voto su questo cioè che gli italiani non votino per gli amici di Putin” secondo il segretario del Pd, Enrico Letta, “Putin partecipa al voto del 25 settembre e sarà il primo a guardare al risultato, e a cercare di capire se sarà positivo o negativo per lui – aggiunge -. Se vincerà la destra Putin sarà il primo a festeggiare. O si sta di qua o si sta di là, o con Putin o con l’Europa. La destra italiana è profondamente ambigua su questo tema e questo è un fatto molto negativo per il nostro Paese perché l’Europa non sarà ambigua”.

Calenda: “Scommetto che la destra non formerà il governo”
“Sono pronto a scommettere che il centrodestra non avrà la maggioranza per formare un governo. Meloni non sarà premier. Sono convinto anche che la Lega avrà un tracollo elettorale e questo farà emergere la parte della Lega più europeista. Ci vuole una coalizione ampia che non può comprendere le estreme. Si impiegherà molto a creare un governo e meno male, perché nel frattempo c’è Draghi”. Lo ha detto Carlo Calenda, leader del Terzo polo, all’incontro con la Stampa estera.
Salvini: “Il mio giudizio su Putin? La guerra cambia la prospettiva”
“Ho sempre detto che la guerra cambia la prospettiva. Tutti fino allo scoppio della guerra, da Prodi a Berlusconi, a Renzi, a Letta , tutti ragionavano, collaboravano, commerciavano con la Russia poi quando aggredisci un popolo, quando scateni una guerra, è chiaro che la prospettiva cambia”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini in visita a Torino.
Calenda: “Con Meloni l’Italia in serie C dell’Europa”
“Non considero Meloni un pericolo per la democrazia, ma è un pericolo per l’Italia. Ha una classe politica improponibile e porterebbe l’Italia dalla serie A alla serie C dell’Europa. Le sue alleanze sono molto pericolose, ma non significa che porterà l’Italia a essere una democratura. È sempre più nervosa, sempre più vicina a Vox e Orban. Peraltro, è evidente che i suoi alleati non la vogliono come premier, si apre perciò un periodo di instabilità molto dannoso per l’Italia. Il rischio non è il fascio ma lo sfascio. Meloni e Salvini non restaurerebbero il fascismo neanche nel condominio di casa”. Così Carlo Calenda, leader del Terzo polo, all’incontro con la Stampa estera.

Letta: “L’Italia non ceda ai ricatti di Putin”
“Credo che l’Italia non debba minimamente cedere ai ricatti della Russia di Putin”. Lo ha sottolineato il segretario del Pd, Enrico Letta, arrivando a Milano a un incontro sulle proposte per le imprese, commentando per parole di Vladimir Putin sulla mobilitazione delle riserve per sostenere la guerra in Ucraina. “Credo che l’Italia e l’Europa debbano essere ferme nel mantenere le regole della convivenza internazionale, che sono regole che non si cambiano con l’utilizzo della forza e dei carri armati – ha aggiunto -. Noi siamo perché l’Italia sia assolutamente ferma insieme all’Europa nel respingere il ricatto gravissimo da parte di Putin. Questa fermezzaè necessaria, è la nostra fermezza”.
Calenda: “La sinistra propone 120 miliardi di deficit, la destra 180”
“È una campagna elettorale pessima nata da un trauma: la cacciata dell’italiano più illustre del mondo. Ci sono come al solito promesse mirabolanti. La destra promette 180 miliardi di deficit, la sinistra 120. Le cose da fare, come il rigassificatore, sia destra che sinistra le stanno boicottando tutte. Noi invece abbiamo fatto una proposta a partire dall’agenda Draghi: sì all’abolizione del salario minimo ma anche alla revisione del reddito”. Lo ha dichiarato Carlo Calenda, leader del Terzo Polo, all’incontro con la Stampa estera.
Salvini: “Parole di Putin? Non è una buona notizia”
“Non è una buona notizia, spero che la guerra finisca il prima possibile”. Cosi’, il leader della Lega, Matteo Salvini, oggi a un evento elettorale a Rivoli, nel Torinese, commenta il discorso di questa mattina di Vladimir Putin, con l’annuncio di una mobilitazione parziale delle forze armate russe.
Letta: “Italia contro Russia, no ambiguità dei partiti”
“Crediamo che” sulla Russia “ci sia troppa ambiguità in troppe forze politiche nel nostro Paese. Questa ambiguità noi chiediamo che venga sciolta e che vengano dette parole chiare, che non ci sia nessuna forma di incertezza sul dove deve stare l’Italia”. Così il segretario del Pd, Enrico Letta, commentando le parole di Vladimir Putin sulla mobilitazione delle riserve per sostenere la guerra in Ucraina e l’atteggiamento di alcune forze politiche, a margine di un incontro a Milano. “L’Italia non sta con la Russia, sta contro la Russia, contro questa voglia di rompere le regole di rompere il diritto internazionale. Vorrei che tutti i leader politici lacciassero perdere le ambiguità avute finora”.

L’appello di Donatella Versace: “Andiamo tutti a votare per proteggere i diritti acquisiti”
“Andate a votare, queste elezioni sono importantissime per il nostro Paese! Il 25 settembre votate per proteggere i diritti acquisiti pensando al progresso e con un occhio al futuro. Mai guardarsi indietro. Votate!” Così la stilista Donatella Versace in un post su Instagram invita i giovani al voto. Ad accompagnare le sue parole una bandiera italiana a forma di cuore su sfondo nero. Il post ha ricevuto oltre 90mila like tra cui quello di colleghi, il direttore creativo di Gucci Alessandro Michele, lo stilista di Roberto Cavalli, Fausto Puglisi, e del politico Alessandro Zan.
Berlusconi: “Noi per presidenzialismo, no diritto veto sinistra”
“Siamo sempre stati presidenzialisti”, il Pd “lo teme, ma non ci faremo scoraggiare dai loro presunti allarmi, addirittura per la democrazia”. È necessario “un percorso condiviso per le riforme”, ma “non riconosceremo un diritto di veto sul tema principale, sul presidenzialismo”. Lo ha detto il leader di FI Silvio Berlusconi confermando la volontà di varare una riforma di stampo presidenzialista nella prossima legislatura.
Salvini: “Referendum contro lo stop a benzina e diesel dal 2035”
Da Torino Matteo Salvini lancia il referendum sullo stop alla produzione di veicoli benzina e diesel dal 2035. “Siano gli operai di Mirafiori e di tutta Italia a dire se è giusto licenziare in Italia per avvantaggiare la Cina” ha affermato il leader della Lega, Matteo Salvini. “Devono essere gli italiani a dire sì o no alla follia contro cui la Lega si è battuta, imposta da Bruxelles, che mette fuori legge le auto a benzina e diesel dal 2035″. “Dire che non si producono più auto in Europa e si va avanti solo con l’auto elettrica – ha aggiunto – significa licenziare a Torino e far lavorare a Pechino. Ci vanno di mezzo i lavoratori italiani operai e commercianti. Se la Lega va al governo sarà referendum. Saranno gli italiani a dire se è giusto chiudere le fabbriche di auto in Italia e farci invadere dalle auto cinesi oppure no. Gli ultimi eurodiesel hanno emissioni zero e impatto ambientale zero, quindi è una scelta antiitaliana fatta dal Pd. Ed è giusto che sia il popolo italiano, con un referendum popolare che è il trionfo della democrazia, a dire sì o no alla chiusura delle fabbriche”, ha concluso Salvini.
Tajani: “Forza Italia non in un governo che attacca Ue-occidente”
“Se ci fosse qualcosa da parte di un governo di centrodestra contro la Ue e l’occidente non potremmo restare nel governo. Ma io escludo che da parte delle altre forze del centrodestra possa esserci una scelta di questo tipo: c’è un programma scritto nero su bianco”. Lo dice Antonio Tajani di Fi a Radio anch’io su Radio 1.
M5S, Fico: “Assolutamente impossibile alleanza con la destra”
“È assolutamente impossibile, non avverrà mai un’alleanza con FdI, con la destra. Un accordo con la destra non è in alcun modo ipotizzabile”. Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico a Rainews 24, rispondendo alla domanda se in futuro è possibile una nuova alleanza tra M5S e centrodestra, come accaduto con la Lega nel primo governo Conte.
Berlusconi: “Misure sul caro bollette senza scostamento”
“Credo sia possibile” contrastare il caro bollette “con le risorse di cui disponiamo. Non permetteremo a nessun costo e in nessun caso che gli aumenti dell’energia si scarichino sulle bollette pagate da imprese e famiglie con conseguenze molto gravi”. Lo ha detto a Mattino 5 Silvio Berlusconi, in merito all’ipotesi di scostamento di bilancio, caldeggiato da Matteo Salvini. Per il leader di Forza Italia il contrasto al caro energia “si può fare, credo, evitando lo scostamento”, e comunque se mai dovesse essere necessario “lo concordiamo con l’Ue”.
Malpezzi (Pd): “Con Salvini-Meloni Italia ventre molle Ue”
“Nella destra il ventre molle si chiama Matteo Salvini che ha una posizione ambigua e leggera sulle sanzioni ribadita in Parlamento ma anche in importanti consessi pubblici come Cernobbio. La destra su questo tema cruciale è divisa. Meloni non è da meno perché la sua posizione in Europa indebolisce il fronte occidentale. Non basta professarsi atlantisti se poi ci si schiera apertamente con Orban e si fa il tifo per l’estrema destra franchista di Vox. Draghi lo ha detto chiaramente: sulle alleanze si gioca il futuro del Paese e con l’Ungheria non si difende l’interesse nazionale – ha detto questa mattina, Simona Malpezzi, presidente dei senatori del Pd, a Omnibus su La7 – Con il suo voto sull’Ungheria, Meloni mina la compattezza Europea, sceglie gli alleati che indeboliscono l’Italia e si schiera con il migliore alleato di Putin in Europa che è Orba’n che, infatti, spera in una vittoria della destra. Oggi, va detto con forza, l’Italia senza Europa sarebbe in una situazione molto grave. E la destra che si definisce moderata, quella di Berlusconi e Toti, ci deve dire con chiarezza se la posizione di Meloni li rappresenta perché i governi si costruiscono a partire dalla collocazione internazionale del Paese a partire dall’Europa”.
Tutte le volte che Giorgia Meloni ha detto “voglio uscire dall’euro”

Meloni: “Io non ho paletti, regole decise insieme”
“Non ho paletti da mettere al centrodestra, i paletti li abbiamo già decisi insieme sia per quello che riguarda le regole di funzionamento della coalizione sia per il programma. Noi abbiamo scritto un programma comune in due giorni”. Lo dice la leader Fdi, Giorgia Meloni, a Rtl 102.5
Meloni: “Sono una persona seria, se vinco non farò la reginetta”
“Come vivo questo momento? Con serenità e responsabilità. Sono stanca, sono un essere umano. Ho fatto venti Regioni in venti giorni, con ritmi disumani, però chi fa si stanca, è chi non fa che non si stanca. Abbiamo dato il massimo e sono fiera di questo – dice Giorgia Meloni a Rtl .102.5 – Mi rendo conto che la situazione nella quale versa l’Italia non è facile. Abbiamo i dati macroeconomici che ci vedono fanalino di coda in Europa grazie ai dieci anni di governo di sinistra dai quali usciamo. C’è la pandemia che non sappiamo se è sconfitta, abbiamo la guerra nel cuore dell’Europa, aumento dei prezzi delle materie prime, il costo dell’energia alle stelle, rischiamo una crisi alimentare. Le due nazioni in guerra producono il 30% del grano mondiale. Non è la situazione migliore nella quale eventualmente ritrovarsi a governare questa nazione. Nessuno – aggiunge la leader Fdi – affronterebbe un incarico di questo tipo un po’ come se fosse la reginetta al ballo: ‘Che bello, ho vinto, quanto sono brava…’. Hai un grande senso di responsabilità per la vita delle persone che hai sulle spalle. Però credo che le persone serie si comportino così”.
Meloni: “Il centrodestra diviso? No e non ci saranno problemi”
“Il centrodestra diviso? No, abbiamo scritto il programma comune in due giorni, mentre il centrosinistra non ha nemmeno un unico programma, Letta ci viene a fare la morale e poi il Pd ha un programma diverso da quello della Sinistra italiana”. Detto questo, “non credo ci saranno problemi” in caso di vittoria del centrodestra. Lo ha detto Giorgia Meloni a Rtl.
Berlusconi: “Vinceremo con largo margine, centrodestra unito e plurale”
“Il centrodestra vincerà le prossime elezioni con un margine largo. La nostra è una coalizione unita ma plurale, non siamo tutti uguali e ognuno è decisivo e necessario per governare. FI è la garanzia che la coalizione rimarrà ancorata ai principi liberali e moderati in ogni decisione che il governo dovrà assumere”. Lo ha detto Silvio Berlusconi a Mattino 5. “Non ho mai avuto dubbi e oscillazioni sull’europeismo e atlantismo del centrodestra e ora la sinistra vorrebbe darci lezioni? Tengo a ricordare che siamo i rappresentanti in Italia del Ppe, non sarà mai possibile che noi siamo contro l’Europa”, ha aggiunto.
Salvini: “Divisioni nel centrodestra non ci preoccupano siamo uniti”
Le divisioni nel centrodestra “non ci preoccupano assolutamente. Importante è essere uniti per quanto riguarda l’Italia e gli italiani. Il programma è concentrato esclusivamente su lavoro e risparmi. Ricordo che abbiamo smontato la riforma sul catasto”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini intervistato su Radio 24.

Berlusconi: “Votare i partitini di ‘centro’ è buttare il voto”
“Votare partiti che si dicono di centro ma guardano a sinistra significa sprecare, buttare via il voto. Sono fuori dalle coalizioni ed eleggeranno pochissimi parlamentari che siederanno all’opposizione senza incidere. Noi potremo dare risposte dal governo, loro non potranno fare assolutamente nulla”. Lo ha detto il leader di Fi, Silvio Berlusconi a Mattino 5.

Meloni: “Ho i nomi per il nostro governo ma non li dico ora”
Per il nostro governo “i nomi li abbiamo ma non ne diciamo manco mezzo, non voglio dare niente per scontato fino al 25 settembre, ne parleremo dopo. Le battaglie vanno combattute senza dare nulla per scontato fino al 25”. Lo dice Giorgia Meloni a Rtl 102,5.
Letta: “Chi vince governa, Meloni tolta la maschera del moderatismo”
“Una delle pochissime cose che ci uniscono, con Giorgia Meloni, al di là del rispetto e della cortesia che ci si riserva tra avversari, è una visione bipolare della contesa politica. Destra e sinistra. Conservatori e progressisti. Chi vince governa. E io non ho alcuna intenzione di mettere in discussione la democrazia dell’alternanza”. Lo dice il segretario del Pd Enrico Letta in un’intervista a Il Giornale, rispondendo alla domanda se riconoscerà l’eventuale vittoria degli avversari, senza delegittimazioni. “Rilevo che il vittimismo della destra si conferma un leit motiv delle campagne elettorali. In questa ha assunto tinte un po’ più esasperate del solito”, aggiunge, spiegando che “con Meloni abbiamo un rapporto civile da avversari politici. E i toni sono reciprocamente ruvidi”, ma “il rischio che io segnalo non è tanto per le nostalgie del passato quanto per i proclami sul futuro. Dismessa la maschera del moderatismo, Meloni torna in queste ore quello che è davvero: antieuropeista, amica dei post-franchisti spagnoli di Vox, legata da una lunga comunanza politica con Orban. E’ questo – e la deriva che sottende – che mi preoccupa”.
Salvini ancora sullo scostamento: “Va fatto subito, Draghi non può non cogliere i segnali”
Come intende agire per ottenere lo scostamento? “Pare che ci si possa riconvocare anche dopo le elezioni perché questo governo fino a fine ottobre resta in carica. Mi rifiuto di pensare che un economista attento come Draghi non colga i segnali di sofferenza che arrivano dalle fabbriche, dai negozi, dagli artigiani”. Così risponde il leader della Lega Matteo Salvini intervenendo su Radio 24.
Salvini: “Serve scostamento, sbaglia chi dice non è urgenza”
“Chi dice che abbiamo tempo, che non è un’urgenza nazionale sbaglia”. Così il leader della Lega Matteo Salvini a radio 24 torna sulla necessità di uno scostamento di bilancio, su cui Giorgia Meloni ha frenato. “Vale per Fdi e per il Pd: sono a rischio chiusura migliaia di imprese, di botteghe, di panifici”. Per Salvini è possibile “riconvocare in Parlamento anche dopo le elezioni per fare un nuovo scostamento di bilancio”.
Meloni: “Lo scostamento non è la soluzione, è pozzo senza fondo”
“Lo scostamento non è la soluzione, è un pozzo senza fondo, sono soldi che regaliamo alla speculazione. Il punto di arrivo è il disaccoppiamento dei costi” del gas e dell’energia, “una misura strutturale”. Lo ha detto Giorgia Meloni a Rtl, rispondendo alla domanda sulla posizione di Salvini che insiste sulla necessità di procedere con uno scostamento di bilancio contro il caro bollette.
Meloni: “Letta? Non siamo autarchici ma lucidi”
“Non siamo autarchici nè altro, siamo lucidi, a differenza di chi ha sempre un approccio ideologico”.
Lo ha detto Giorgia Meloni, replicando ai microfoni di Rtl alle critiche del segretario del Pd sulla posizione del centrodestra sull’Europa. “La Germania dice di no al tetto del gas europeo ed io lo giudico normale, ma la sinistra per anni ci ha detto che non dobbiamo difendere l’interesse nazionale, poi Letta va da Scholz e non torna con il tetto sul prezzo del gas: è andato a difendere l’interesse suo e non quello italiano”, ha concluso la leader di FdI.
Aborto, Meloni: “Non intendo abolire la 194 ma aggiungere diritti”
“Non intendo abolire la 194, non intendo modificarla, la legge 194 con FdI rimane esattamente com’è.
L’unica cosa che vorrei fare è applicare meglio la parte della legge sulla prevenzione, vorrei aggiungere un diritto non toglierlo, aiutare una donna che non vuole abortire e darle la possibilità di fare una scelta diversa, non tolgo niente a nessuno ma aggiungo un diritto”. Lo ha detto Giorgia Meloni a Rtl.
Meloni: “Il discorso di Putin tradisce difficoltà e debolezza”
“Il discorso di Putin tradisce una grandissima difficoltà, debolezza. È una mossa abbastanza disperata che precede due azioni, il referendum farsa per annettere i territori ucraini occupati e la mobilitazione parziale, con cui cercherà di mandare a morire le minoranze e i disperati. Tutto questo mi pare tradisca disperazione”. Lo ha detto la leader di Fdi Giorgia Meloni a Rtl 102.5.