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Elezioni politiche 2022. La sfida di Letta sui diritti: “Lavoro, ambiente e meno tasse”. Lite sul presidenzialismo. Meloni deposita il logo dopo le polemiche

Simbolo Fdi con la fiamma, Meloni non arretra: “Ne andiamo fieri”. La senatrice a vita Segre aveva espresso l’auspicio che la leader di Fratelli d’Italia la togliesse dal logo. Ancora polemiche sul presidenzialismo. Silvio Berlusconi si è detto “indignato e amareggiato” per le “mistificazioni da parte della sinistra delle mie parole sul presidente Mattarella”. Ieri il segretario del Pd, Enrico Letta, ha presentato il programma per le elezioni: diritti e lavoro al centro ma anche Ue, democrazia e partecipazione. Letta ha poi diffuso un video in tre lingue per la stampa internazionale, per ricordare “le pericolose alleanze europee di Giorgia Meloni”. Intanto Salvini lancia il suo manifesto: “Credo”

 

Verso le elezioni: l’inizio della campagna elettorale in tempo reale

Fratoianni alla Lega: sbagliato non sciogliere i Comuni per mafia

“Vedo che nel programma della Lega si vuole evitare che, nei comuni con all’interno collusioni mafiose, vengano sciolti i consigli comunali. Insomma, la mafia fa schifo, ma evidentemente fino a un certo punto. Lanciare segnali di depotenziamento della lotta alla criminalità organizzata non va assolutamente bene.” Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. La criminalità organizzata c’è, è ben insediata e la politica non può assolutamente permettersi ambiguità o sottovalutazioni. Anzi servirebbe aggiornare la legislazione intervenendo con ancora maggiore efficacia sulle infiltrazioni e collusioni mafiose del personale delle amministrazioni pubbliche” “Forse dalle parti della Lega –  conclude Fratoianni – più che credere dovrebbero ragionare.

Cappato, appello a Draghi per raccolta firme digitali

Marco Cappato ha depositato e affisso al Viminale il simbolo per le elezioni politiche: Referendum democrazia con Cappato. Il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, leader della lista ha ribadito che intende raccogliere le firme solo con modalità digitale. “Siamo partiti con una marcia dal Quirinale e ci appelliamo al Presidente del Consiglio Mario Draghi perchè le elezioni non siano antidemocratiche. Servono 60mila firme per poter partecipare alle elezioni e chiediamo di poter utilizzare quelle digitali per rivitalizzare la democrazia. Come già accade per i referendum, le firme digitali devono essere valide per partecipare alle elezioni politiche”, ha detto Cappato dopo il deposito sottolineando che raccoglierà le firme “solo in modalità digitale”, chiedendo a Draghi di “equiparare referendum ed elezioni politiche”.

La raccolta firme digitali o con spid  potrà essere effettuata sul sito listareferendumedemocrazia.it. “Per togliere ogni dubbio” e far ammettere le firme raccolte Cappato ha poi aggiunto:”Chiediamo al presidente Draghi una interpretazione della norma. Se dovesse accadere che le firme non vengano riconosciute abbiamo già pronti i ricorsi che presenteremo in tutte le sedi nazionali e internazionali”, ha annunciato Cappato. “Evidentemente il problema non è raccogliere le firme ma sono le condizioni e gli ostacoli che vanno rimossi all’esercizio della democrazia del nostro paese”, ha concluso.

De Magistris presenta il simbolo

È stato affisso in bacheca al Viminale il primo simbolo della giornata della lista Peretti- Democrazia Cattolica liberale, sempre con lo scudocrociato. Il secondo contrassegno depositato oggi è invece quello dell’ex sindaco di Napoli, Unione Popolare con De Magistris. Per la presentazione dei simboli, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre, c’è ancora tempo fino alle 16 di oggi.

81 i simboli depositati finora, oggi ultimo giorno per le registrazioni

Sono complessivamente 81 i simboli unici depositati al Viminale in vista delle elezioni del 25 settembre. Gli uffici del ministero dell’Interno torneranno ad aprirsi oggi dalle 8 alle 16. C’è ancora tempo quindi per la registrazione di altri contrassegni. E domani sarà un Ferragosto di lavoro per i funzionari del Viminale, costretti a controllare i documenti per permettere poi, martedì, l’invio delle notifiche ai singoli soggetti che hanno depositato i simboli, con eventuali richieste di integrazioni.