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Elezioni politiche 2022: Forza Italia perde altri pezzi; Tajani “oggi no nome premier, io monarchico? Che male c’è?”

Elezioni, per il vertice di centrodestra appuntamento con la battaglia di Lepanto sullo sfondo

Sarà il primo vertice post-Draghi del centrodestra con appuntamento, stavolta, in una sede istituzionale, come voluto da Giorgia Meloni, stanca di fare incontri conviviali con i suoi alleati a “casa Berlusconi”, ovvero Villa Grande sull’Appia antica che da qualche anno ha preso il posto della storica via del Plebiscito, né Villa La Certosa in Sardegna o Villa San Martino ad Arcore. Il summit, infatti, è stato convocato a Montecitorio, al gruppo della Lega Nord, e più precisamente, salvo cambiamenti di programma dell’ultima ora, nella capiente Sala Salvadori, dove di solito si vede lo stato maggiore del Carroccio. Una location dove spicca, alle spalle del lungo tavolo delle riunioni, un imponente quadro raffigurante la battaglia di Lepanto, dal forte valore simbolico, almeno nell’iconografia leghista, quella delle origini, costruita sul pratone di Pontida.

La tela, che occupa quasi tutta la parete, raccontano, fu fortemente voluto da Umberto Bossi, fondatore della Lega dura e pura che già dai suoi esordi spiccava per i vari rimandi figurativi provenienti dalla mitologia celtica e pre-romana, a cominciare dal culto di Eridano con tanto di pellegrinaggio alle sue sorgenti e ampolla versate alla sua foce. Un movimento fatto soprattutto di militanti, che amavano le messe in latino e non mancavano di rievocare le eroiche gesta della battaglia di Lepanto, la madre di tutte le vittorie anti-islamiche.